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IX Forum QualEnergia: CoSviG racconta la geotermia dei territori

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Al centro della IV Sessione dei lavori del Forum il modello di sviluppo sostenibile delle aree geotermiche toscane.

Fonte: GeotermiaNews.it

Autore: Redazione

“Efficienza, Mobilità, Rinnovabili ed Innovazione”. Sono stati questi i focus del Forum “QualEnergia?-Conferenza nazionale 2030 Che clima che fa” promosso da Legambiente, La Nuova Ecologia, KyotoClub, in partenariato con Cobat-Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo.

La manifestazione -giunta alla sua IX edizione e organizzata con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di Regione Lazio e di RES4MED-Renewable Energy for the Mediterranean- si è svolta nell’arco di tre giornate di lavoro: il 23 e 24 Novembre a Roma, presso il Tempio di Adriano, e il 25 Novembre a Terni presso C.A.O.S.

Un appuntamento che -leggiamo- da sempre “prevede incontri con esperti di settore, giornalisti specializzati e docenti universitari. (…) Un’occasione di confronto tra istituzioni, mondo della ricerca ed imprese su cambiamenti climatici e fonti rinnovabili”.

E proprio su quest’ultimo fronte si è collocata, tra le altre, la IV sessione di Mercoledì 23 Novembre che ha visto protagonista il territorio geotermico toscano nelle esperienze di CoSviG (Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche) e del sindaco di Montieri, Nicola Verruzzi.

La tavola rotonda, dal titolo “Geotermia e Territorio: l’energia al centro di un modello di sviluppo sostenibile per le comunità” voleva illustrare quello che è ormai diventato ben più di un “esperimento di sostenibilità diffusa”, ma una vera e propria “solida realtà” fatta di concertazione e scelte consapevoli.

“Pensiamo che le scelte di un territorio debbano essere assolutamente consapevoli. Non si tratta solo di utilizzare la geotermia e le altre energie rinnovabili, ma anche di valorizzarle come strumento per favorire la crescita di iniziative concrete coerenti con i criteri della sostenibilità”, ci ha detto a margine Sergio Chiacchella, Direttore Generale di CoSviG.

“Sostenibilità da sempre nel DNA di CoSviG,” ha continuato “fatta di interventi che valorizzino un territorio complesso dal background storico e culturale antichissimo che -in alcuni casi- affonda le proprie radici in età etrusca e romana. Per questo la concertazione con le amministrazioni e le popolazioni locali delle aree geotermiche è importante: occorre programmare ed incentivare interventi che non rompano l’equilibrio delicato dei territori”.

E proprio in rappresentanza dei territori è intervenuto il giovane sindaco di Montieri, Nicola Verruzzi, che ha “raccontato” ai presenti il teleriscaldamento geotermico del piccolo comune del grossetano, tra i più recenti in ordine di realizzazione. Nella Toscana in cui quasi il 30% del fabbisogno elettrico è coperto dalla produzione geotermoelettrica, esiste infatti anche un altro lato della medaglia “geotermica”, ovvero l’’uso diretto della frazione calore del fluido endogeno.

Tra i numerosi impieghi, il principale è sicuramente quello del riscaldamento residenziale, che, nelle aree geotermiche, ha portato allo sviluppo di una rete di teleriscaldamenti alimentati dal calore della terra di cui beneficiano attualmente circa 5.500 utenze domestiche. Utenze destinate ad aumentare di circa 1.000 unità stimate non appena completati i lavori di alcuni impianti attualmente in costruzione.

Ad intervenire alla sessione per CoSviG anche Loredana Torsello, Responsabile dei Progetti Complessi e Strumentali per il Consorzio.

“I territori geotermici sono aree particolari e dal potenziale enorme. Anche in termini di ricerca e sviluppo e capacità di innovazione. Qui sono localizzate alcune realtà importantissime da questo punto di vista: penso all’ultima acquisizione di CoSviG, ovvero SestaLab, uno dei principali laboratori mondiali per il “full scale testing” dei combustori delle turbine a gas, che è in piena crescita e la cui posizione sul mercato si sta consolidando a ritmi notevoli. Oppure al CEGLab, il Laboratorio del Centro d’Eccellenza sulla Geotermia di Larderello, nato con l’obiettivo di dare un supporto tecnico e scientifico alle attività di sviluppo degli usi geotermici, con particolare attenzione al miglioramento e al potenziamento della diffusione dell’utilizzo diretto del calore della Terra. Ma la complessità dei territori geotermici, così come la loro ricchezza sono ben rappresentate dalla capacità di conciliare innovazione tecnologica, conoscenze tecniche, valorizzazione delle tradizioni culturali, delle produzioni tipiche e locali, e il buon uso delle risorse energetiche locali”.

“Non dobbiamo dimenticare” ha continuato Chiacchella concludendo “che deve esistere una sinergia efficace tra sviluppo economico, tutela e valorizzazione ambientale, e che in tale sinergia un ruolo importante può essere svolto dalle energie rinnovabili, dall’efficienza e dal risparmio energetico”.

Oltre che “QualEnergia”, insomma, anche “Come-Energia”.