Ad aprire i lavori è intervenuta l’assessora a istruzione, formazione e lavoro Cristina Grieco, insieme al rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei e a Paolo Federighi, direttore del Dipartimento di Scienze della formazione e psicologia. Oltre a ribadire la necessità della collaborazione tra istituzioni e territorio e dunque società civile, volontariato e privato sociale, Grieco ha sottolineato come il modello toscano di accoglienza diffusa dei migranti faciliti l’integrazione, anche quella socio-lavorativa.
"Un modello – ha detto Grieco – che si riflette anche nell’ambito delle zone educative dove, con un confronto costante col livello centrale, riserviamo una parte dei finanziamenti all’integrazione e accoglienza della multiculturalità. E’ una politica che comunque concertiamo con i territori, perché solo dando loro un ruolo da protagonisti si può ottenere un effetto leva anche sulle politiche scolastiche e su quelle dell’inclusione socio-lavorativa".
In questo ambito hanno un ruolo di rilievo gli interventi realizzati per costruire una filiera di apprendimento permanente per gli stranieri, centrale per la loro inclusione e integrazione. "Il ruolo delle istituzioni deve essere quello, come ci ha ricordato anche Papa Francesco, di dare voce e proteggere chi la voce non ce l’ha. Solo così possiamo ottimizzare le risorse e dare forza alle nostre politiche, cui il convegno di oggi offrirà spunti e proposte interessanti. Del resto dalla raccolta degli atti del convegno dell’anno scorso, centrato sui minori non accompagnati, è venuto fuori un manuale prezioso, da alcuni giorni disponibile on line".