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Salone dell’istruzione a Genova, Grieco: “Uno sguardo sul futuro”

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Tre giornate di grande successo, con 60mila visitatori registrati, interamente dedicate al mondo della scuola e della formazione; questo il primo bilancio del Salone italiano dell’educazione ABCD, chiusosi oggi a Genova.

Fonte: Toscana-Notizie

Autore: Dario Rossi

Forte di una stretta collaborazione con il MIUR, il salone genovese  ha punta l’attenzione sui temi del rinnovamento della scuola generati dall’applicazione del piano nazionale della Scuola Digitale.

Ampia la panoramica sugli altri aspetti della scuola, dal mondo della formazione, all’università e al lavoro anche grazie alla presenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e di tante rappresentanze delle Regioni, tra cui non poteva mancare la Toscana rappresentata dall’assessora all’istruzione, formazione e lavoro Cristina Grieco.

"Abbiamo potuto esplorare tante sfaccettature di un mondo che oggi sembra tornare a registrare  slancio e voglia di qualità, anche grazie alle spinte che sono venute dalle misure prese dal Governo – ha affermato l’assessora Grieco – Oggi più che mai occorre lavorare per indirizzare la scuola su percorsi di studio e formazione che sappiano legarsi al mondo del lavoro, e gli strumenti in tal senso stanno funzionando, a partire dall’alternanza scuola-lavoro che deve in particolare introdurre alle tematiche poste dall’industria 4.0".

"L’orientamento deve diventare centrale nel lavoro quotidiano della scuola ad ogni suo livello; in particolare  abbiamo il dovere di di rispondere alla richiesta di professionalità scientifiche all’altezza di un sistema produttivo avanzato – ha proseguito Grieco – Per fortuna possiamo registrare tanti progetti in questa direzione, a Torino come a Firenze, a Milano come a Roma, a Genova, Bari, Padova, Perugia. Una risposta su tutto il territorio nazionale, che deve anche dare soluzione ad un deficit di genere che non può più essere accettato: troppo scarsa ancora la presenza femminile nelle facoltà scientifiche, come dimostra ad esempio quel 3 per cento di iscritte nella facoltà di informatica".