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Un trekking “geotermico” che conferma il valore turistico del territorio

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Oltre 700 persone domenica 9 ottobre hanno partecipato all’iniziativa “Tra terra e cielo” visitando anche la centrale geotermoelettrica “Sasso 2”

Fonte: GeotermiaNews.it

Autore: Redazione

In Toscana l’impiego dell’energia geotermica marca territori dove le potenzialità di sviluppo non sono racchiuse soltanto nel sottosuolo, ma in un intreccio che le lega a peculiarità ambientali, culturali ed enogastronomiche che tratteggiano un contesto che, al mondo, è più unico che raro e che raccoglie, anno dopo anno, apprezzamento da un gran numero di visitatori.
I 60mila turisti che nell’ultimo anno sono stati richiamati nei territori geotermici tra le province di Pisa, Siena e Grosseto non sono arrivati per caso, e lo stesso vale per numerosi riconoscimenti assegnati alle realtà del territorio: dall’inserimento da parte del Touring Club di Santa Fiora tra i Borghi più belli d’Italia, ai premi assegnati da Legambiente e CNA  rispettivamente a La Poderina Toscana e Vapori di Birra per le loro produzioni enogastronomiche d’eccellenza in termini di qualità, sostenibilità e innovazione.
Ed è in questo scenario che, domenica 9 Ottobre scorso, oltre 700 persone hanno partecipato alla passeggiata “Tra terra e cielo” percorrendo i 4,5 km del sentiero “Geotermia e Vapore” dalle fumarole di Sasso Pisano (Pi) al Parco delle Biancane di Monterotondo Marittimo, per poi visitare la centrale geotermica “Sasso 2” guidati dal personale Enel Green Power, e concludere con il menu geotermico realizzato dalla Comunità del Cibo ad Energie Rinnovabili della Toscana.
Tutto grazie alla collaborazione del territorio: dall’Associazione “La Fumarola” al Consorzio Turistico Volterra, dalle guide ambientali al personale Enel, dal sindaco di Castelnuovo Val di Cecina Alberto Ferrini a Massimiliano Santulli di Enel Green Power, al presidente della Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili, Enea Cosentino. Tutti hanno collaborato alla buona riuscita del trekking geotermico, mostrando le diverse e ampie potenzialità che il territorio può offrire, senza che l’una penalizzi l’altra ma anzi valorizzandosi insieme.