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Intervista a Paolo dall’Olio, autore del libro “Geotermia e pompe di calore”

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-Tema: Riscaldamento e raffreddamento
-Titolo trasmissione: Pompe di calore: geotermia e pompe di calore elettriche e a gas efficienti

Fonte: DynamoEffect.org

Autore: Radio Popolare

Radio Popolare: Cosa sono le pompe di calore?
Paolo Dall’Olio: Sono dei dispositivi che consentono di prendere energia in forma di calore,
appunto, dall’ambiente naturale. Per esempio dall’aria, dal terreno, dall’acqua di falda o anche
dall’acqua di superficie. Il calore viene poi utilizzato sostanzialmente per il riscaldamento
ambientale.
R.P.: Esistono più tipi do pompe di calore?
P.D.O.: Si, la distinzione principale appunto riguarda la sorgente di calore dalla quale si attinge.
Quindi avremo le pompe ad aria, che utilizzano come sorgente l’aria, quelle geotermiche che
prendono il calore dal suolo e quelle ad acqua, spesso assimilate a quelle geotermiche perché
l’acqua a cui si attinge calore si trova spesso ne sottosuolo.
R.P.: Quali sono i vantaggi economici ed ecologico dell’installazione di una pompa di calore?
P.D.O.: Dal punto di vista economico il vantaggio consiste nel fatto che ottengo una
moltiplicazione dell’energia che vado a sfruttare. Se io ho bisogno di 5kW di energia mi basta
spenderne uno per ottenerli. I risvolti economici di questo sono evidenti. Dal punto di vita
ambientale i vantaggi sono analoghi: se spendo un kW ho un impatto sull’ambiente di un quinto
rispetto ai 5kW che vado a sfruttare. Se utilizzassi una caldaia tradizionale per generare i 5kW
dovrei immettere 5kW o qualcosa di più di combustibile.
R.P.: Questo tipo di tecnologia serve solo per riscaldare?
P.D.O.: No, tipicamente le pompe di calore si usano sia per riscaldare sia per raffrescare. Si tratta di
pompe reversibili, quindi con un solo impianto ottengo due servizi, quello invernale e quello estivo.
R.P.: Quanto sono diffuse le pompe di calore nel nostro paese?
P.D.O.: Le pompe ad aria, che sono le più semplici, sono ormai molto diffuse su tutto il territorio.
Stentano ancora a prendere piede quelle più complesse, come le geotermiche. Si stanno diffondendo
ora in Lombardia, Emilia Romagna e Trentino- Alto Adige. Sono le tre regioni che hanno già
emesso una normativa regionale relativa allo sfruttamento del suolo a fini di riscaldamento.
R.P.: Qual’è invece la situazione europea?
P.D.O.: Sono molto diffuse le pompe di calore in Svizzera, nei paesi scandinavi e in Germania.
Quest’ultima è l’unica ad aver emesso una normativa tecnica proprio sulle pompe di calore
geotermiche. Tanto che in Italia, in assenza di normative si fa spesso riferimento a questa. Quindi
come purtroppo in altri campi, il resto dell’Europa è più avanti di noi.
R.P.: Ci sono particolari svantaggi nell’installazioni di queste pompe?
P.D.O.: In quelle più semplici come quelle ad aria, no. L’unico svantaggio è che non si possono
usare quando la temperatura esterna diventa troppo bassa o anche quando è molto variabile; ma
sono situazioni rare nel nostro paese. Qualche svantaggio si ha con le pompe geotermiche che
richiedono un impianto abbastanza complesso per prelevare il calore dal suolo. Si tratta di installare
dei captatori, dei tubi sostanzialmente, dentro i quali circola un fluido per prelevare o
cedere il calore dal suolo. L’installazione può essere complessa e costosa. Tuttavia i vantaggi
consentono in un numero limitato di anni di rientrare dell’investimento.
R.P.: Quali sono gli incentivi all’installazione di questi impianti nel nostro paese?
P.D.O.: Sono stati dettati dalle due ultime finanziarie e riguardano la detrazione, sotto particolari
condizioni, del 55%.