Un tributo che il Comune di Barberino ha voluto fare alla grande poetessa scomparsa il primo novembre di un anno fa, dedicandole la nuova biblioteca, la prima in Italia a lei intitolata.
«La scelta di dedicare ad Alda Merini la biblioteca— spiega l’assessore alla cultura e comunicazione pubblica, Mario Becattelli — è una scelta della cittadinanza, più precisamente di una commissione appositamente creata e della scuola, che ha scelto fra una terna di nomi. Una scelta che vuole rendere onore sia al mondo femminile, tante volte trascurato nella intitolazione dei locali pubblici, sia alla poetessa e alla poesia stessa». «Non si tratta di un locale nuovo— prosegue Becattelli — ma del nuovo uso di un vecchio edificio. L’idea è nata in un certo senso dal coraggio di chiudere la vecchia scuola media di Barberino e unificarla a Tavarnelle. Non solo per una questione di vicinanza fra i due Comuni ma anche per dare più opportunità di socializzazione a studenti che nella vecchia scuola, potevano usufruire di una sola sezione. Liberato quindi il vecchio edificio scolastico, un tempo Casa del Fascio e in realtà poco adatto alla sede di una scuola, ci ponemmo il problema di come riutilizzare in maniera socialmente utile l’edificio. Mancava in effetti un locale per la biblioteca, ospitata nel bello ma poco funzionale Palazzo Pellegrini e per l’archivio storico che è anche quello di Tavarnelle fino alla scissione da Barberino del 1892. Tra l’altro, una parte dell’archivio, per motivi misteriosi ma più probabilmente per l’omonimia, è finito a Barberino del Mugello. Il nostro obiettivo è di arrivare alla riunificazione di tutto l’archivio e alla pubblicazione di un inventario che potrà essere consultato. Dotata di uno spazio esterno, la nuova biblioteca, sarà utilizzata dai cittadini, per ritrovarsi e leggere anche solo il giornale, dagli studenti, da studiosi, da professionisti locali e dai tanti turisti. Per tutto questo si è scelto di denominarla Casa della cultura».
«Dal punto di vista architettonico — spiega Becattelli — sono stati adottati criteri ecologici ed in particolare, è stato creato un edificio a consumo energetico pressoché zero perché realizzato con un moderno sistema di riscaldamento e di raffreddamento che sfrutterà l’energia geotermica». «Tutto questo— sottolinea— è stato consentito soprattutto dalla Regione che ci ha fornito i finanziamenti e che ha anche incoraggiato sia gli accorpamenti scolastici che l’unione comunale e la riutilizzazione di questo edificio». «Devo dire con un po’ di amarezza — conclude Becattelli— che questa nuova biblioteca, ha scelto per nascere un momento fra imeno adatti. Formare i bilanci comunali in un’annata come quella del 2011 sarà cosa tragica e purtroppo le spese della cultura sono quelle più comprimibili. Comunque sia, quando una popolazione è stata dotata di un bene come questo prima o poi i frutti si riusciranno a vedere».
La Casa della cultura «Alda Merini» sarà inaugurata ufficialmente il prossimo 20 novembre alla presenza dei sindaci dei Comuni di Barberino e Tavarnelle e di una rappresentanza della Provincia e della Regione.