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Un progetto per verificare quanta energia c’è nel sottosuolo del sud dell’Italia

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Siglato l’accordo tra ministero dello Sviluppo Economico e CNR per ampliare la conoscenza e lo sfruttamento del potenziale geotermico nel Mezzogiorno.

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

 

Il 22 ottobre la Direzione generale per l’energia nucleare, le energie rinnovabile e l’efficienza energetica del Ministero dello Sviluppo economico e il Dipartimento Terra e Ambiente del CNR hanno siglato un’intesa operativa per l’individuazione e la realizzazione di interventi per ampliare il potenziale sfruttabile di energie geotermiche. L’accordo non riguarda tutto il territorio nazionale ma in maniera specifica le regioni Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.

Al centro dell’intesa- si legge sul sito del Ministero dello Sviluppo, c’è, infatti, il progetto VIGOR, relativo alla valutazione del potenziale geotermico delle “Regioni Convergenza”, ovvero quelle individuate dall’Unione europea in ritardo nello sviluppo economico, per cui vi è l’obiettivo di farle convergere alle altre.

Il progetto della durata di 24 mesi e su cui il valore complessivo d’investimento è di 8 milioni di euro, ha l’obiettivo di fornire ai potenziali utilizzatori e alle amministrazioni le necessarie informazioni analitiche, utili ad avviare progetti di utilizzo dell’energia da fonti geotermiche.

Si prevede una fase preliminare di studio e di sistematizzazione delle informazioni considerata propedeutica alla progettazione e alla costruzione di modelli d’intervento integrati che possano consentire la successiva realizzazione di progetti esecutivi, che dovranno essere entro una profondità media adeguata a produrre energia elettrica.

Lo studio preliminare servirà, inoltre, a raccogliere informazioni utili a progettare modelli di attività in cui si preveda l’utilizzo del calore geotermico anche nei settori industriale, agroalimentare e termale-turistico.

Già alla fine del primo anno di attività si prevede che saranno individuati quattro casi tipo di progetti dimostrativi di impianti geotermici con caratteristiche analoghe a progetti realizzabili nelle Regioni Convergenza.

La scelta della partnership con il CNR-DTA è motivata dal fatto che questo dipartimento vanta una consolidata e riconosciuta competenza nel settore geotermico. Ma la nuova attività sarà aperta anche alla collaborazione con la rete di Istituti presenti ed operanti nelle Regioni Convergenza e con le Università locali, con cui già adesso l’istituto vanta numerose collaborazioni.
I risultati del progetto saranno adeguatamente diffusi attraverso un sito web appositamente realizzato e a questo dedicato che avrà anche la funzione di sportello informativo per le imprese pubbliche o private che vogliano verificare la possibilità di investire in progetti geotermici.