Home Cosvig Il «più grande investimento nella storia di Castelfiorentino» sarà geotermico?

Il «più grande investimento nella storia di Castelfiorentino» sarà geotermico?

352
0
CONDIVIDI
Il sindaco Alessio Falorni parla di un «tesoro nel sottosuolo» presentando la possibilità di un «mega-impianto di teleriscaldamento»

Fonte: GeotermiaNews.it

Autore: Redazione

Il gruppo francese Kyotherm ha presentato ufficialmente al Comune di Castelfiorentino la proposta di un impianto di teleriscaldamento geotermico a bassa entalpia, un progetto in grado di mettere a frutto quello che dall’amministrazione definiscono «un vero e proprio “tesoro”, che potrebbe offrire l’opportunità di realizzare una “rivoluzione energetica” in tutta la Valdelsa: un giacimento geotermico, ubicato a 1700 m di profondità. In altre parole, un enorme bacino di acqua calda (la temperatura stimata è di circa 70°), che potrebbe essere anzitutto utilizzata per riscaldare le abitazioni, edifici pubblici, imprese».
Trascorsi due anni dall’inizio del mandato del sindaco Alessio Falorni (che aveva fatto della sostenibilità energetica uno dei punti focali del proprio programma elettorale), si è così manifestato un «progetto concreto, frutto di investimenti privati. Un investimento da decine di milioni di euro, che non trova precedenti in tutta la storia di Castelfiorentino».
«Eravamo a conoscenza –sottolinea il sindaco Falorni– di questa possibilità di valorizzazione della risorsa geotermica. Una risorsa che richiedeva, per il suo sfruttamento, investimenti molto elevati. Mancava solo una cosa: la presenza e la disponibilità di un soggetto pronto a investire, e con la capacità ed esperienza per sviluppare e gestire una operazione di questo tipo. Questa opportunità adesso c’è».
Numerosi i possibili benefici presentati dall’amministrazione, che parla di un risparmio sulla bolletta di almeno il 15% (sui costi di mercato attuali per una famiglia-tipo, senza alcun costo di allacciamento alla rete né di manutenzione, con una rete strutturata prevalentemente sul centro urbano del paese, coprendo da subito le zone più residenziali, per poi eventualmente espandersi; la diffusione di una fonte di energia pulita, in grado di ridurre drasticamente l’inquinamento atmosferico (è stimata una riduzione del 70% di CO2, CO, NOx); l’applicazione di tale fonte energetica non solo per il riscaldamento per famiglie e imprese ma anche per usi termali oppure in agricoltura, con possibili benefici per l’industria locale ed effetti trainanti per l’attrazione nell’area di altre imprese, generando nuova occupazione.
«Una vera e propria leva di sviluppo, insomma, per tutto il nostro territorio. Naturalmente –conclude il sindaco– sarà importante esaminare bene la proposta sul piano tecnico, per capirne bene tutti gli aspetti, e tradurla eventualmente negli atti necessari; inoltre, sarà utile avviare un percorso di partecipazione per illustrarla nei dettagli, partendo dal Consiglio Comunale e pure coinvolgendo direttamente i cittadini attraverso delle assemblee pubbliche, anche subito dopo la pausa estiva. L’adesione dei cittadini al progetto sarà fondamentale: l’investimento sarà effettuato soltanto se l’azienda registrerà un interesse elevato da parte delle utenze a usufruire di questo beneficio. Mi auguro che, se ci saranno le condizioni, non perderemo questa opportunità».
 

CONDIVIDI
Articolo precedentetesto di prova
Articolo successivoL’agricoltura si fa giovane