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Enel Green Power: intervista all’A.D. Francesco Starace

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Entro la fine del mese di ottobre sbarcherà a Piazza Affari Enel Green Power, sarà la più importante IPO degli ultimi tre anni IN EUROPA, un evento di un’importanza capitale per la nostra Borsa.

Fonte: Finanza in Chiaro.it

Autore: Giancarlo Marcotti

Ritengo così di far cosa gradita ai lettori di Finanza In Chiaro, proponendo loro questa interessantissima intervista all’Amm. Del. di Enel Green Power, Francesco Starace che, dopo aver tracciato un esauriente, ancorché sintetico, profilo dell’azienda ne illustra le enormi potenzialità. 
A mio avviso i motivi di interesse sono molteplici, e soprattutto non c’è alcun dubbio che il comparto delle energie rinnovabili rivestirà un’importanza sempre maggiore nello scenario economico mondiale.
 Nascono in continuazione nuovi Fondi che investono nel comparto, la quotazione di Enel Green Power, quindi, da questo punto di vista, risponde ad una domanda sempre più pressante del mercato finanziario in questa direzione.  
 La nostra Borsa, tante volte vituperata, per l’esiguità del flottante, vivrà così un momento di riscatto nei confronti delle altre Piazze europee.
 Voglio quindi ringraziare personalmente Enel Green Power nella persona del suo Amm. Del. ed ecco a voi l’intervista a Francesco Starace.
Giancarlo Marcotti
  
 
Quali sono i punti di forza che hanno portato Enel Green Power a diventare uno dei più grandi operatori a livello mondiale nel settore delle energie rinnovabili?
 
La forza di Enel Green Power si basa su una solida posizione di partenza, fondata su un mix di asset produttivi che garantiscono flussi di cassa sicuri e robusti. Il futuro è in funzione di una altrettanto solida strategia di crescita che tiene conto del fatto che le energie rinnovabili crescono in tutte le tecnologie e in tutte le aree del mondo. Il nostro piano industriale poggia su numerosi progetti differenziati per regione e tecnologia e pronti a trasformarsi in impianti da connettere alla rete in Europa, Stati Uniti e America Latina. Su queste direttrici si delinea l’attività di Enel Green Power, che utilizza il patrimonio di conoscenza in tutte le tecnologie di cui dispone, unendolo alla grande diversificazione geografica.
 
La prossima quotazione in borsa della società fa parte di questo percorso?
 
E’ previsto che entro il mese di ottobre il Gruppo Enel venderà una quota di minoranza della nostra società al mercato retail e/o a investitori istituzionali. Stiamo incontrando un forte interesse degli investitori per il settore delle rinnovabili e per Enel Green Power e siamo sicuri che questo processo di valorizzazione avrà un esito positivo e porterà ulteriori opportunità.
 
Attualmente il portafoglio di Enel Green Power sembra privilegiare le fonti eolica e idroelettrica. E per i prossimi anni?
 
Al momento, i potenziali progetti per circa 30.000 MW di Enel Green Power supportano una crescita concentrata nel campo eolico e solare, con interessanti opportunità anche nelle altre tecnologie quali l’idroelettrico, la geotermia e le biomasse. La nostra produzione da fonti rinnovabili è passata da 17 miliardi di kWh nel 2008 a quasi 21 miliardi di kWh nel 2009, ponendoci ai primi posti della classifica mondiale, grazie a un mix di tecnologie ben bilanciato, con una produzione e un margine per megawatt largamente superiore alla media del settore. Contiamo attualmente su circa 5.800 MW di capacità installata in Europa, negli Stati Uniti e in America Latina.
 
Teme un possibile effettivo negativo sul settore delle rinnovabili, indotto da una graduale riduzione degli incentivi che i principali Paesi hanno messo in campo negli anni recenti?
 
Sono fermamente convinto che l’unica via di reale sviluppo per il settore passi per la ricerca della competitività nei costi. Ne abbiamo fatto uno dei principi fondanti di Enel Green Power. La nostra produzione è già oggi indipendente da incentivi per circa il 70% distribuita com’è su oltre 600 impianti in 16 paesi e cinque tecnologie. Scegliamo ed investiamo sempre sui progetti più competitivi su base geografica e tecnologica e contiamo di quasi raddoppiare la nostra capacità installata entro il 2014, a fronte di oltre 5 miliardi di investimenti. Ritengo quindi che, a fronte del continuo miglioramento tecnologico e della conseguente diminuzione dei prezzi, sia inevitabile la progressiva riduzione degli incentivi, che dovranno servire ad accompagnare a maturità il settore. Non vedo quindi elementi negativi per lo sviluppo del settore, che anzi beneficerà di una certa “pulizia” di progetti poco o affatto validi dal punto di vista industriale.
 
Quali tecnologie, nel campo delle rinnovabili, potrebbero per prime raggiungere il traguardo di equivalenza del costo rispetto alle fonti tradizionali?
 
Già oggi idroelettrico e geotermia possono essere considerate fonti mature, con costi di produzione, certamente legati alla disponibilità della risorsa, ma comparabili al costo di produzione da fonti tradizionali. La fonte eolica si sta avvicinando a questa situazione di equilibrio mentre il solare si articola su parecchi fronti di sviluppo tecnologico che stanno progressivamente arrivando alla maturità, beneficiando di un impiego sempre più esteso su scala industriale, con costi decrescenti grazie alle economie di scala derivanti da una domanda in crescita e dalle attività di R&S.
 
E proprio in quest’ultimo campo, Enel sta investendo al fine di arrivare nel breve-medio periodo a una situazione di sostenibilità e autonomia economica di tutte queste fonti: nei nostri laboratori si stanno testando concentratori fotovoltaici di nuova generazione con tecnologia Sharp e studiando l’efficacia di materiali alternativi al silicio per aumentare il rendimento dei pannelli fotovoltaici e ridurne i costi.
 
Insomma, nel solare fotovoltaico sta accadendo quello che è successo con il cellulare: negli anni Novanta se lo potevano permettere in pochi, oggi non è più così.
 
Passando al mercato delle piccole utenze, ci può fare un bilancio delle attività di Enel.si? Si tratta di una rete in crescita?
 
Enel.si rappresenta un’ulteriore “applicazione” della nostra strategia di differenziazione e copertura di tutti i diversi segmenti di interesse. Un modello di rete in franchising anch’esso unico e per questo guardato con molto interesse anche all’estero. E’ l’anima retail di Enel Green Power e, attraverso una rete di oltre 550 franchisee in Italia, si occupa di soluzioni chiavi in mano per il fotovoltaico di piccola e media taglia e di altre forme di generazione distribuita, con un ampio portafoglio di offerta che contempla anche il minieolico, le pompe di calore e il solare termico
, a disposizione del mercato domestico e delle piccole e medie imprese. Enel si fornisce inoltre soluzioni rispetto all’efficienza energetica, a tutti i livelli e in forma integrata con le soluzioni di produzione distribuita.La crescita esponenziale di installazioni di impianti di piccola e media taglia dimostra la reale dimensione e attrattività di questo segmento di mercato.
 
Quale è la presenza di Enel Green Power in Veneto?
 
In Veneto disponiamo ad oggi di 40 impianti idroelettrici, per una capacità netta installata pari a 141,8 MW In particolare, la nostra presenza produttiva si concentra nelle Provincia di Belluno con 22 impianti, seguita da Treviso, Vicenza e Verona.
 
Quali sono le specificità dello sviluppo sul territorio?
 
Tutte le regioni italiane hanno un mix diverso di generazione d’energia. Abbiamo, in particolare nell’arco alpino e nella Pianura Padana, e quindi anche in Veneto, una concentrazione di risorse che, prevalentemente, riguarda l’idroelettrico; lo sviluppo industriale italiano è iniziato, nell’arco alpino, grazie alla risorsa idroelettrica e, nella Pianura Padana, si trova una disponibilità di biomassa tale da poter diventare, nel prossimo futuro, un’importante fonte energetica per l’Italia.