Le amministrazioni comunali della Valdicecina chiedono a Enel più ricadute economiche e occupazionali e la società, in attesa di un piano preciso con i Comuni. Lo fa il responsabile della geotermia di Enel Green Power, Massimo Montemaggi: «Disposti a supportare le aziende del territorio, a patto che queste crescano specializzandosi e che ci sia data la possibilità di avviare nuovi progetti e di investire». Quest’ultimo riferimento (in una intervista rilasciata alla newsletter di Geotermianews.it), chiama in causa la Regione con cui Enel si sta accordando per un piano più chiaro e concreto di quanto non fatto finora sulle energie rinnovabili in Toscana. In ballo, però, ci sono i 150 milioni che Enel dà ogni anno per la manutenzione dei suoi appalti e che è stato oggetto di un accordo tra l’azienda e i Comuni geotermici per farne ricadere una fetta importante in Toscana. Intesa che, secondo i sindaci, Enel non starebbe rispettando, tanto che è in atto un confronto per la stipula di un patto sociale che privilegi le aziende del territorio nell’assegnazione degli appalti. «Enel Green Power, insieme ai Comuni – dice Montemaggi – è stata promotrice dell’accordo e sta operando per migliorare le ricadute economiche. Occorre che gradualmente si possa assistere a una crescita dell’imprenditoria locale. Daremo supporto, anche tecnologico, alle nuove iniziative e start-up che nasceranno».