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Premi in denaro per chi progetta il Fiora

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Per la nuova sede di Acquedotto che sorgerà alla stazione, il bando per il concorso di idee aperto agli architetti è pronto

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Autore: Elisabetta Giorgi

Acquedotto del Fiora già guarda alla costruzione di una nuova grande sede unica che ospiterà e raccoglierà – nella zona della stazione – tutti gli uffici sparsi nelle varie location cittadine. A che punto siamo? L’iter procede e ha appena raggiunto un primo importante punto fermo. Il bando per il concorso di idee aperto ai progettisti di tutt’Italia per individuare il progetto migliore è pronto: la strada è spianata. È stato lo stesso Fiora a individuare un paio di mesi fa la strada del concorso d’idee come la più opportuna per garantire al meglio risultati ottimali, grazie a una giuria che valuterà attentamente i progetti scegliendone 3. «Ora il bando – spiega oggi il presidente dell’Acquedotto del Fiora Tiberio Tiberi – è stato preparato dai nostri uffici e sarà portato nel cda dell’azienda tra fine maggio e inizio giugno». A questo punto l’azienda è anche in grado di stabilire una tempistica di massima che – dalla pubblicazione del bando alla scelta del vincitore – vedrà intorno a ottobre il responso e la conseguente progettazione esecutiva. L’area. Un passo indietro. La nuova palazzina, sede unica del Fiora, sorgerà in piazza Marconi, in un’area profondamente rivoluzionata dal Comune di Grosseto. Nell’ex scalo merci l’ente ha previsto di realizzare il terminal degli autobus, un parcheggio e una biglietteria. Il nuovo palazzo dell’Acquedotto sorgerà nel punto d’arrivo del trasporto su rotaia e su gomma. Si parla di 3mila metri quadrati di superficie utile calpestabile, «che – spiega Tiberi – ci consentiranno di trasportare qua tutte le attività attualmente dislocate in sette sedi diverse». Le varie location saranno raccolte in un’area unitaria, il che permetterà di risparmiare sui costi delle altre postazioni e puntare al massimo efficientamento energetico; allo stesso tempo Acquedotto procederà all’alienazione di alcuni immobili, le cui funzioni saranno trasferite nella sede unica. Il concorso. Il concorso di idee prevedrà 3 premi in denaro, che dovrebbero ammontare a ad alcune migliaia di euro l’uno. «Verranno premiati i primi tre lavori – dice Tiberi – con premi che stabiliremo e di cui non anticipo ancora i numeri, dovendo ancora portare il tutto nel cda. Si prevede che il migliore abbia un premio in denaro più alto e che possa essere incaricato della progettazione esecutiva». Non è detto che la soluzione considerata architettonicamente migliore sia anche la più ottimale dal punto di vista realizzativo e d’inserimento nel contesto urbanistico. Spetterà ai giurati decidere chi otterrà la progettazione esecutiva.

Perché un concorso di idee per fare il progetto?
Perché trattandosi di un’area importante da punto di vista urbanistico, come ha spiegato il presidente di Acquedotto del Fiora, l’azienda ha voluto che la parte architettonica fosse scelta «con particolare attenzione. Abbiamo ipotizzato questa strada insieme al Comune come quella ideale per farci acquisire le idee migliori». Il bando sarà aperto a tutti i progettisti italiani «e stiamo cercando di capire se convenga legarlo alla progettazione esecutiva o svincolarlo». Tra i requisiti richiesti ai progettisti dovrà esserci «il massimo efficientamento energetico.»