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Le biomasse scaldano la geotermia

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«Questa è la centrale del futuro»

Fonte: La Nazione, Cronaca di Pontedera – Pagina Castelnuovo

Autore: La Nazione, Cronaca di Pontedera – Pagina Castelnuovo

E’ STATO inaugurato ieri mattina, alla centrale elettrica «Cornia 2» nel Comune di Castelnuovo Valdicecina, il primo impianto al mondo che vede sposare la biomassa alla geotermia. Al taglio del nastro hanno sfilato l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni, il sindaco di Castelnuovo Alberto Ferrini con le fasce tricolori dei territori geotermici, il direttore di Cosvig Sergio Chiacchella, il responsabile geotermia di Enel Green Power Massimo Montemaggi ed il responsabile affari istituzionali della società Fabrizio Iaccarino. L’impianto, allacciato alla rete elettrica nel luglio 2015, utilizza la biomassa per surriscaldare il vapore geotermico, incrementando l’efficienza energetica e la produzione elettrica del ciclo geotermico. All’impianto già esistente, è stata infatti affiancata una piccola centrale alimentata a biomasse vergini di filiera corta, di origine forestale, prodotte in un raggio di 70 chilometri calcolato in linea d’aria dalla collocazione dell’impianto, con un’attenzione particolare alla gestione ed alla manutenzione delle aree boschive: grazie alla biomassa, il vapore in ingresso alla centrale viene surriscaldato per passare da una temperatura iniziale compresa fra i 150 ed i 160 gradi ad una di 370-380 gradi, aumentando la potenza netta per la produzione di elettricità sia per la maggiore entalpia del vapore, sia per il rendimento del ciclo legato alla minore umidità nella fase di produzione.
ENEL GREEN Power ha investito, nel super impianto, oltre 15 milioni di euro. L’operazione, oltretutto, consente un risparmio ulteriore di CO2 che supera le 13 mila tonnellate all’anno. Da sottolineare, inoltre, la ricaduta occupazionale dell’impianto che, fra gestione diretta ed indiretta per il reperimento della risorsa nel processo di filiera corta, conta circa 30 addetti. Altri benefici derivano dall’uso efficiente dei sottoprodotti agricoli ed agroindustriali, dalla manutenzione ottimale del patrimonio forestale con conseguente prevenzione del rischio idrogeologico, dallo sviluppo sostenibile delle colture energetiche, fino alla disponibilità di calore di tipo coogenerativo. «L’impatto ambientale è vicino allo zero – sottolinea il responsabile Enel Green Power Montemaggi – l’impianto coniuga due fonti rinnovabili per una produzione che apre nuovi scenari a livello internazionale».