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Pomarance: In Inghilterra per vendere i droni costruiti a scuola

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Studenti degli istituti Santucci e Niccolini saranno a Stoke-on-Trent per un progetto con coetanei europei per la creazione di un’impresa in classe

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Pontedera

Autore: Gianni Bianchi

Droni, stampanti 3d realizzati nei laboratori di una scuola. Realtà scolastiche che collaborano in senso virtuoso con istituzioni e soggetti economiche del territorio. Al centro di tutto: gli studenti dell’Itis di Pomarance e del Itcg di Volterra e una serie di progetti, sia locali che europei. Applicazione tecnica e ipotesi di sviluppo economico e confronto internazionale. Il progetto Erasmus +, sottotitolo Skills for the future of Europe, affronta il rapporto che intercorre tra scuola e mondo del lavoro, con l’obiettivo di fare acquisire una maggiore consapevolezza delle competenze, offerte dalla scuola, e orientare le scelte degli alunni sia verso l’università, sia verso il mondo del lavoro. Da mesi i ragazzi stanno lavorando ad alcune idee da realizzare e promuovere, insieme a scuole provenienti da Polonia, Turchia, Inghilterra e Germania, in previsione del prossimo Enterprise Week, che si terrà dal 23 al 27 maggio a Stoke-on-Trent in Gran Bretagna. La produzione, realizzata nei laboratori dell’Itis Santucci di Pomarance, grazie alla stampante 3d con i modelli sviluppati dagli stessi alunni utilizzando AutoCad Inventor, vede interessati gli studenti delle classi quarta e quinta. Ad Erasmus+ si intreccia poi l’iniziativa Dragonfly che ha portato i ragazzi dell’Itis di Pomarance alla progettazione e alla realizzazione di un drone, “fatto a scuola”, il cui utilizzo potrebbe risultare prezioso per varie realtà imprenditoriali della zona e non solo. «L’anno scorso partecipammo al concorso PlayEnergy, indetto dall’Enel – spiega Luca Antonelli, che insegna tecnologia e sistemi – Tra i vari progetti anche il drone che poi abbiamo costruito a scuola, equipaggiandolo con una termo camera per rilevare anomalie termiche laddove diventa difficile e pericoloso farlo per l’uomo come, per esempio, in un vapordotto o un ambiente chimico oppure un refrigerante della centrale Enel a Larderello». «Questa idea è stata dunque sviluppata facendo poi un percorso sull’autoimprenditorialità, da qui il progetto europeo a cui abbiamo partecipato insieme a ragazzi tedeschi, polacchi, turchi e inglesi – prosegue il docente – A Stoke-on-Trent, vicino a Manchester, non potendo vendere il servizio, verranno dati gadget come portachiavi, piccole riproduzioni che fanno riferimento al tema del concorso e al territorio dell’Alta Valdicecina, per esempio piccoli refrigeranti con stampato il nome della scuola. Tutti oggetti realizzati grazie ad un ulteriore progetto, la costruzione di una stampante 3d. Vorrei infine ricordare che il progetto si colloca all’interno dell’iniziativa Scuola e Impresa, resa possibile dal finanziamento del comune di Pomarance e del Cosvig».