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A New York 171 parti firmano l’Accordo sul clima di Parigi. Arrivano già le prime ratifiche

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L’obiettivo è quello di mantenere l’aumento della temperatura media globale “ben al di sotto dei 2°C”. Anche l’Italia presente al Palazzo di Vetro dell’Onu

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Durante la Giornata Mondiale della Terra, 171 delle 196 parti (195 paesi più l’UE) riunite nella Cop21 di Parigi hanno ufficialmente firmato l’Accordo individuato nella capitale francese durante lo scorso dicembre: obiettivo è contrastare i cambiamenti climatici, mantenendo l’aumento della temperatura media globale “ben al di sotto dei 2°C”. Anche l’Italia, nella figura del premier Matteo Renzi, ha ufficialmente firmato l’Accordo durante la cerimonia svoltasi nel Palazzo di Vetro dell’Onu, a New York.

«Oggi firmiamo un accordo fondamentale per il futuro del pianeta e da domani dovremo passare ai fatti –ha commentato da New York Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente– Ogni Paese si impegna con azioni all’interno del proprio territorio, tenendo presente che gli Stati più poveri sono quelli che soffrono di più gli effetti dei cambiamenti climatici e per questo ci vuole una grande cooperazione. È questa la forza dell’accordo: la consapevolezza che la sfida ai cambiamenti climatici o si vince tutti insieme o non si può vincere. Il nostro Paese ha già fatto moltissimo in questo senso, l’obiettivo -aggiunge Galletti- è quello di investire ancora di più sulle rinnovabili».Un impegno che occorre rafforzare anche in chiave climatica, tenuto conto che i dati preliminari raccolti da ISPRA per il 2015 mostrano un aumento della CO2eq dal sistema-paese pari a +2%, mentre il PIL italiano nello stesso lasso di tempo è cresciuto del +0,8%.Come sottolineano dall’Onu, la firma arrivata durante la Giornata mondiale della Terra è costituisce una tappa fondamentale prima dell’entrata in vigore dell’Accordo: adesso i Paesi dovranno accettare o ratificare l’accordo anche a livello nazionale e l’Accordo di Parigi potrà entrare in vigore 30 giorni dopo che almeno 55 parti dell’United nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC), rappresentanti almeno il 55% delle emissioni mondiali, avranno ratificato il documento. Quindici nazioni, prevalentemente piccoli Stati insulari, hanno già depositato le loro ratifiche oggi, immediatamente dopo la firma a New York. Per il resto dei Paesi firmatari, compresa l’Italia, adesso è solo questione di tempo: la firma costituisce comunque un passo legalmente vincolante, in quanto impegna a non intraprendere attività contrarie all’Accordo di Parigi.