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Sicurezza idraulica, la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua non si ferma mai

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Si potrà fare manutenzione dei fiumi in tutti i periodi dell’anno, eccetto naturalmente in quelli in cui l’alta piovosità stagionale non lo permette.

Fonte: Toscana-Notizie.it

Autore: Chiara Bini

Lo ha stabilito la Regione con la delibera approvata in giunta che, in modo propositivo, gestisce la ripulitura dei greti e degli alvei dei corsi d’acqua tenendo conto delle tematiche ambientali disciplinate dalle relative delibere, con riferimento al periodo che va da aprile a giugno.

L’attività dovrà procedere in base a precisi criteri, ovvero: viene consentito di effettuare i lavori di sfalcio limitando l’attività alla superficie dei paramenti arginali e delle pertinenze idrauliche. Per garantire la sicurezza idraulica sarà permesso anche il taglio delle piante palesemente instabili o in deperimento.

Durante la manutenzione sarà necessario attivare tutte le misure necessarie a impedire l’intorbidamento delle acque. Inoltre, non deovrà essere lasciato materiale tagliato o cippato nell’alveo attivo del corso d’acqua né dovrà essere effettuato l’abbruciamento dei residui vegetali.

Gli interventi di sfalcio, manuale o meccanizzato, delle sponde di corsi d’acqua dovranno essere effettuati alternando gli interventi sulle due sponde per tratti di circa 500 metri. Se nel corso delle operazioni di sfalcio fossero rinvenute evidenze di nidificazioni su piante arboree o a terra, si dovrà evitare di effettuare l’intervento nel raggio di 10 metri dal nido individuato.

Tutti questi criteri non si applicano ai tratti che ricadono all’interno dei Siti Natura 2000 (SI o ZPS) ed aree protette. Perciò i lavori potranno avere inizio non prima del 1 luglio 2016, nei modi e procedure previste dalla normativa di riferimento.

"Con questa delibera – ha detto l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni – abbiamo individuato il giusto punto di equilibrio tra le esigenze ambientali connesse alla sicurezza idraulica e eseigenze legate alla tutela della biodiversità. E’ un lavoro che rappresenta il primo passo di un percorso che ci porterà entro l’autunno a individuare criteri definitivi costruiti insieme a tutte le realtà produttive ambientali e istituzionali che operano nella gestione dei corsi d’acqua".