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Razza Ovina “Pomarancina”: Presidio Slow Food

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Grazie ad un lungo lavoro durato anni, primi tra tutti i produttori, al Comune di Pomarance, al Cosvig, a Slow Food Toscana e a Leonardo Dell’Aiuto, già fiduciario di Volterra che fra i primi ha promosso questo presidio!
Il 17 Aprile a Pomarance sarà la festa di tutto il nostro territorio, vi aspettiamo!

Fonte: Slow Food Volterra

Autore: Slow Food Volterra

(contenuti descrittivi della razza da Fondazione SlowFood per la Biodiversità ONLUS)


Soltanto una ventina di anni fa, la pecora di razza pomarancina sembrava destinata all’estinzione: nell’area storica di origine, il comune di Pomarance da cui prende il nome, e nella Val di Cecina erano ancora allevate poche centinaia di capi. Un tempo, invece, la pomarancina era molto diffusa (tanto che ancora oggi si trovano capi nel volterrano e altri comuni vicini e nel senese) ed era stata selezionata nei secoli a partire dalla razza appenninica (che ha dato origine a quasi tutte le razze oggi presenti sull’Appennino tosco-emiliano),
Apprezzata per la qualità della carne e la rusticità, che la rendeva adatta al pascolo collinare, spesso impervio, di queste zone, la razza offriva, inoltre, una buona produzione di latte e di lana (pare infatti che storicamente per la selezione di questa razza sia stata usata anche la pecora merinos proprio per migliorare questa produzione).
La pecora pomarancina è di colore bianco e taglia media. La testa è fine, priva di corna e ha un profilo rettilineo, nei maschi leggermente montonino. Le orecchie sono piccole e strette, portate orizzontali o leggermente pendenti. Il tronco è abbastanza lungo e gli arti sono solidi e lunghi.
Gli agnelli sono macellati verso i sessanta-novanta giorni, quando hanno raggiunto il peso di circa quindici chilogrammi. La loro carne, caratterizzata da un colore rosa scuro che contrasta con il bianco della parte grassa e da una buona consistenza, è ottima cucinata al forno oppure nel sugo (il classico buglione) e, per queste ragioni, è molto apprezzata dalla gastronomia locale.
Tradizionalmente gli animali sono allevati in gruppi di una cinquantina di capi, per usufruire al meglio del pascolo circostante. Rustici e robusti, vivono tutto l’anno allo stato brado o semibrado. Nei periodi in cui il foraggio è carente, si può integrare il pascolo solo con fieno e cereali coltivati in azienda.

Stagionalità

I parti si concentrano all’inizio dell’autunno e alla fine dell’inverno, gli agnelli sono macellati dai 90 ai 120 giorni e macellati a un peso medio di 25 kg


PRESIDIO

Dal 2006 gli allevatori della Val di Cecina hanno fondato il Consorzio Agnello Pomarancino per tutelare la razza e valorizzarne il prodotto principale, la carne. Le regole di allevamento rispettano la tradizione e la sostenibilità: l’agnello, in particolare, deve essere alimentato con latte materno fino alla macellazione, deve seguire la madre al pascolo e la sua dieta a base di latte può essere integrata soltanto con gli stessi alimenti della madre. Nel ciclo di vita delle pecore e degli agnelli è vietato l’uso di materie prime geneticamente modificate o di derivati da ogm.
Il Presidio sostiene l’attività di questi allevatori per far conoscere questa razza e incoraggiare la ripresa del suo allevamento: la pomarancina oggi conta 800 capi in selezione, ma affinché sia fuori pericolo, questo numero deve crescere ancora.

Area di produzione
Comuni di Pomarance, Volterra, Montecatini Val di Cecina, Castelnuovo Val di Cecina, in provincia di Pisa
e i comuni adiacenti delle province limitrofe di Livorno e Firenze.

Presidio sostenuto da

Comune di Pomarance
CoSviG srl – Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche


Per maggiori informazioni si invita a consultare il

LINK DEDICATO AL PRESIDIO