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Enel Green Power, primo impianto elettrico ibrido al mondo

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Il primo impianto elettrico ibrido, di generazione combinata geotermica-fotovoltaica-termodinamica, è nato nel deserto del Nevada, in Usa, ed è targato Enel.

Fonte: Blitz Quotidiano.it

Autore: Blitz Quotidiano.it

Capace di fornire elettricità a 56mila famiglie americane, risparmiando 140 mila tonnellate di Co2 rispetto alla generazione tradizionale, l’impianto di Stillwater, realizzato da Enel Green Power a Fallon, è stato inaugurato oggi dall’amministratore delegato del gruppo elettrico, Francesco Starace, e dal premier Matteo Renzi che è volato in Nevada, scegliendo Stillwater come prima tappa del sua missione in Usa.

L’impianto è il primo ibrido al mondo. Combina geotermico e termosolare, due fonti complementari che nel loro utilizzo congiunto permettono di ottimizzare i rispettivi picchi di orario e stagionalità. E, oltre a rappresentare una nuova frontiera e aprire nuove strade alla generazione all’insegna degli impegni per il climate change, diventa modello da esportare per il Made in Italy e l’eccellenza della tecnologia italiana.

“La lezione che stiamo imparando da questo sito sarà la chiave per lo sviluppo di altri siti ibridi nel mondo”, ha spiegato Starace nel corso dell’inaugurazione cui erano presenti anche numerosi esperti e autorità americane. “Continueremo a investire nelle nuove soluzioni tecnologiche per ottimizzare gli asset esistenti e crescere, mantenendo l’innovazione e l’efficienza come chiave-guida del nostro piano strategico”, ha aggiunto l’ad dell’Enel. Il progetto realizzato attraverso l’integrazione di 2 Mw di solare termodinamico con i 33,1 Mw di geotermia dell’impianto, che si avvale anche di oltre 24 Mw di fotovoltaico, ha consentito di aumentare del 3,6% la produzione.

Ed è stato realizzato da Enel Green Power nel quadro del ‘Cooperative Research and Development Agreement’ (CRADA) con il National Renewable Energy Laboratory (NREL) e l’Idaho National Laboratory (INL), sotto la supervisione del Dipartimento Usa per Le Tecnologie geotermiche. La società del gruppo elettrico italiano per lo sviluppo delle rinnovabili opera in Europa, nelle Americhe, in Asia e Africa con un capacità di generazione che nel 2015 ha raggiunto i 35 milioni di chilowattora, capaci di soddisfare il fabbisogno di 15 milioni di utenze.
Dopo Stillwater, il primo impianto ibrido geotermico-fotovoltaico-termosolare, che l’Enel ha inaugurato questa mattina a Fellon, in Nevada, il “prossimo impianto di questo tipo, anche se più piccolo, sarà a Monaco, in Germania”. Lo ha detto l’amministratore delegato dell’Enel, Francesco Starace, aprendo la cerimonia di inaugurazione. “Siamo nati in Italia ma consideriamo la nostra casa il mondo”, ha proseguito Starace sottolineando che in Usa “investiamo nelle rinnovabili. Qui – ha ricordato – abbiamo una combinazione di tre tecnologie”, la prima al mondo.
“Enel è una grande azienda della quale essere orgogliosi. Una grande azienda globale, tra le poche multinazionali che hanno la testa e il cuore in Italia. Continueremo a farla crescere, anche attraverso i progetti innovativi della Banda Larga che presenteremo il prossimo 7 aprile”. Lo dice il presidente del Consiglio Matteo Renzi in un post su Facebook.
Nel suo ‘diario di bordo’ sulla visita negli Usa, Renzi spiega che “Il futuro dell’energia è innanzitutto la tecnologia: investire sulla ricerca, non aver paura del futuro e della scienza. Cose che Enel fa egregiamente, anche a livello globale. Chi teme la ricerca e l’innovazione è destinato a vivere nella paura. E perdere tutte le sfide del domani”. “Le rinnovabili vedono l’Italia tra i leader mondiali e ne siamo orgogliosi. Ma dobbiamo avere consapevolezza che un mondo che va avanti solo a rinnovabili per il momento è solo un sogno. Dobbiamo ridurre la dipendenza dai fossili e le emissioni, come abbiamo fatto negli ultimi 25 anni (in Italia -23% di emissioni CO2). Ma il petrolio e gas naturale serviranno ancora a lungo: non sprecare ciò che abbiamo è il primo comandamento per tutti noi”, dice ancora.
E infine: “L’Italia e gli italiani sono capaci di cose meravigliose di cui non parliamo mai o quasi. Il Nevada non è propriamente dietro l’angolo. Ma stiamo andando lì perché vogliamo plasticamente mostrare quanto i nostri ingegneri, i nostri operai, i nostri tecnici, i nostri lavoratori, i nostri geologi siano stimati in tutto il mondo. Siamo reduci da anni in cui ci siamo raccontati che la globalizzazione ci avrebbe fatto del male. Con il nostro Governo stiamo provando, passo dopo passo, giorno dopo giorno, a raccontare che l’Italia è più forte delle sue paure. E che in tutto il mondo essere italiani è un onore”.