Home Cosvig La geotermia porta il cibo toscano in Scandinavia, al Food Expo 2016

La geotermia porta il cibo toscano in Scandinavia, al Food Expo 2016

819
0
CONDIVIDI
Dal 6 all’8 marzo il polo fieristico Messe Center di Herning, in Danimarca

Fonte: Greenreport

Autore: Greenreport

Ogni due anni prende vita il Food Expo, la più importante fiera commerciale – aperta esclusivamente a professionisti del settore – nel settore enogastronomico di tutta la Scandinavia. Nel 2016 l’appuntamento è per il 6-8 marzo in Danimarca, presso il polo fieristico Messe Center di Herning. La Camera di Commercio italiana in Danimarca descrive l’appuntamento come «la vetrina ideale per aziende italiane interessate a commercializzare prodotti agroalimentari e vinicoli Made in Italy all’interno del mercato nord europeo». La fiera è suddivisa in diversi padiglioni, tra cui “Mercato gastronomico e della birra”e “Mercato del Vino”, ed è stata poi creata una particolare sezione dedicata al biologico, in linea con i trend nel mercato scandinavo degli ultimi anni.
In particolare, spicca la partecipazione alla kermesse (nell’ala J1) lo stand 7003, battezzato per l’occasione “CoSviG & Food Community”: nell’area sono rappresentate il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche (CoSviG) e la Comunità del cibo a energie rinnovabili (Ccer) con una delegazione delle realtà che la compongono: il caseificio Podere Paterno, il frantoio San Luigi; Parvus Flos, Serraiola wine, il consorzio Agnello pomarancino, la Poderina Toscana, l’associazione di produttori Terre Calde di Toscana (con il socio Paolo Del Sarto) e infine Vapori di birra. Tutte aziende che realizzano i propri prodotti utilizzando in maniera prevalente energie rinnovabili nei propri processi produttivi e materie prime di esclusiva provenienza toscana.
Per CoSviG sarà l’occasione non solo per “raccontare” i territori geotermici toscani, dove turismo di qualità, enogastronomia e produzione di energia da fonti rinnovabili oggi si fondono e convivono, ma anche per far conoscere un’idea di sviluppo legata a doppio filo con i temi della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico, argomenti molto sentiti in Danimarca: un Paese in cui l’idea di “best practice” alla base della Ccer potrebbe riscuotere un insperato successo. L’enogastronomia italiana di qualità, naturale e biologica, è infatti molto apprezzata nel Paese scandinavo, tanto che l’Italia (sempre secondo i dati della Camera di Commercio italo-danese) è il principale esportatore di vino in Danimarca.
Come noto, la Ccer è nata nel 2009 grazie a un’intesa tra Slow Food Toscana, Fondazione Slow Food per la Biodiversità e CoSviG, la «dimostrazione concreta che può esserci sintonia tra energia e cibo ovvero tra tecnologie avanzate e produzioni agroalimentari artigianali di alta qualità». Sinergia che conquista palcoscenici di prestigio, sempre più anche al di fuori dei confini toscani e nazionali: l’ultima edizione del Food Expo (420 gli espositori) ha raccolto circa 25mila visitatori, e toccato il più alto livello di gradimento nella storia dell’iniziativa.