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A Cerbaia l’asilo nido del futuro

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Energia verde e posti per i lattanti

Fonte: La Nazione, Cronaca di Firenze

Autore: Barbara Berti

GIOCHI e arredi in legno per un percorso dedicato alla scoperta e alla conoscenza del mondo. E’ il leit motive dell’asilo nido Fiordaliso di Cerbaia intitolato alle sorelline Nadia e Caterina Nencioni, vittime della strage dei Georgofili. La struttura, fiore all’occhiello nel settore dell’edilizia scolastica del territorio, nei giorni scorsi è stata visitata dall’assessore regionale all’Istruzione Cristina Grieco che poi si è trattenuta a pranzo con i piccoli ospiti.
Il nido conta quaranta posti accogliendo bimbi dai 12 ai 36 mesi ed è la prima del territorio chiantigiano ad avere sei posti per i lattanti dai 6 ai 12 mesi. Il sindaco Massimiliano Pescini, l’assessore all’Istruzione Chiara Molducci, insieme alle educatrici, hanno fatto vedere all’assessore Grieco i percorsi a gattoni, tra torrette, scivoli e tane, ma anche la lavagna luminosa dove creare forme spalmando sulla superficie del piano manciate di semi di lino. «La visita ci rende orgogliosi – commenta Molducci – il nostro è un investimento realizzato con grande attenzione ai bambini e all’ambiente che ha completato un polo scolastico dove già sono presenti una scuola primaria e una dell’infanzia».
Per una spesa di circa un milione e 200mila euro, sostenuta dal Comune e dalla Regione, la struttura è nata sul modello delle eccellenze emiliane, da una progettazione condivisa che ha messo insieme le esperienze e le competenze dell’architetto progettista Francesco Pruneti, il coordinatore pedagogico Paolo Borin, gli uffici comunali e le insegnanti. Anche sul piano energetico il nido di Cerbaia è uno dei più evoluti con un alto livello di autonomia grazie all’impianto di climatizzazione invernale ed estivo alimentato da sonde geotermiche e bilanciato sul piano dei consumi dall’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici. La scuola è composta da due sezioni con ambienti per il gioco, il sonno, il pasto, le attività di laboratorio, tra cui pittura e teatro, spazio motorio e all’esterno un’ampia area dove coltivare orti, costruire e riparare giocattoli in una piccola falegnameria da condividere con i nonni e i cittadini della frazione.