Si tratta di un calo che va a scapito del diritto allo studio. La Regione Toscana, insieme ad altre, si dimostra invece in controtendenza, poiché ha investito rispetto all’anno scorso 1 milione in più nel bilancio 2016 per i servizi agli studenti.
"Abbiamo orientato meglio le risorse regionali – spiega e commenta la vicepresidente e assessore all’università e ricerca Monica Barni -. Lo abbiamo fatto riducendo la quota delle spese di funzionamento del Diritto allo studio universitario". Erano 15,4 milioni nel 2015 e 16,4 milioni nel 2014, ora ammontano a 14 milioni. "Abbiamo invece puntato – prosegue – a rafforzare la spesa per i servizi di assistenza agli studenti con un investimento di 12,6 milioni a fronte degli 11,6 del 2015 e i 10,6 del 2014. In questo modo verrà garantita la borsa di studio alla totalità degli aventi diritto, come è tradizione nella nostra regione. Ma abbiamo fatto anche di più: abbiamo esteso l’accesso ai benefici anche a parte degli studenti che dalla borsa di studio sarebbero stati esclusi il prossimo anno accademico, quello 2016/17, per effetto della riforma dell’Isee voluta dal Governo".
La Regione Toscana ha anche investito sugli alloggi.I posti nelle residenze universitarie regionali passeranno da 4680 a 4796, grazie all’apertura della nuova residenza di Val di Rose a Firenze e l’individuazione di altre soluzioni abitative a Pisa. Da segnalare ci sono anche la ristrutturazione della Mensa Martiri di Pisa e l’avvio dei lavori di riqualificazione della mensa Bandini di Siena entro il 2016. Tutte scelte che confermano l’impegno del Diritto per lo studio universitario (Dsu) sul fronte degli investimenti e del potenziamento in qualità e quantità dei servizi.