Luis Fernando Ayala González, Eda Adriana Rivas Franchini e Stephanie Hochstetter Skinner-Klée, rispettivamente ambasciatori in Italia di Cile, Perù e Guatemala, sono stati ospiti a inizio mese degli stabilimenti di Enel Green Power a Larderello. La missione in Toscana, capitale mondiale della geotermia da più di un secolo, si è declinata in un tour alla scoperta delle tecnologie e dei tanti benefici che proprio la geotermia porta alle comunità locali: dall’occupazione all’energia sostenibile per riscaldare abitazioni sino all’uso del calore in contesti produttivi per soddisfare le esigenze delle aziende del territorio.
In particolare, da EGP comunicano che la delegazione ha potuto visitare le centrali di produzione e il soffione dimostrativo di Larderello, scoprendo anche i benefici che la geotermia porta all’economia locale con l’utilizzo del vapore e dell’energia geotermica da parte delle imprese del territorio (in particolare quelle attive nei settori florovivaistico e agricolo), e con le iniziative culturali e turistiche -non ultimo il Museo della Geotermia di Larderello-, che negli anni hanno richiamato nelle aree geotermiche toscane un numero crescente di visitatori.
Uno sguardo a tutto tondo sulla geotermia toscana, che rappresenta un biglietto da visita d’eccellenza per gli investimenti da operarsi nel settore in Sudamerica: know-how ed eccellenza della geotermia toscana hanno infatti un rilievo crescente per i Paesi dell’America Latina, dove Enel Green Power sta costruendo il primo impianto geotermico di tutto il continente -a Cerro Pabellón (Cile), detenuto da Geotérmica del Norte (Gdn), società controllata da EGP al 51%, con la partecipazione di Enap al 49%- aprendo di fatto una nuova frontiera per molti Paesi che dispongono di questa fonte rinnovabile ma non hanno il patrimonio tecnologico per utilizzarla.
Nell’ottobre scorso, EGP ha avviato le attività di perforazione a Cerro Pabellón durante una visita congiunta nella regione di Antofagasta da parte del presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi, il ministro dell’Energia del Cile Máximo Pacheco, l’amministratore delegato del Gruppo Enel, Francesco Starace ed il country manager di Enel Green Power Chile, Salvatore Bernabei.
Cerro Pabellón, una volta che l’investimento da 320 milioni di dollari sarà completato, rappresenterà la prima centrale geotermica del Sudamerica e la prima nel mondo ad essere costruita ad un’altitudine di 4.500 metri sopra il livello del mare. Una volta entrato in esercizio, l’impianto avrà la potenzialità per generare circa 340 GWh l’anno, pari alle necessità di consumo di circa 165mila famiglie cilene, evitando così l’emissione in atmosfera di oltre 166 mila tonnellate di CO2 l’anno: il tutto permesso da un impianto geotermico composto da due unità da 24 MW, per una capacità totale lorda di 48 MW.