Il più imponente impianto solare a concentrazione sulla faccia della terra è stato appena inaugurato alle porte del Sahara, nei pressi della località Ouarzazate, nel pieno centro del Marocco. Ribattezzato NOORo, sarà e caratterizzato dalla compresenza di tre impianti, che, una volta a pieno regime (entro il 2018) conteranno una capacità installata totale pari a 500 MW, in grado di coprire le esigenze elettriche di circa 1,1 milioni di marocchini.
Questo pionieristico impianto è il risultato di un investimento pari a 3 miliardi di dollari, con finanziamenti raccolti dall’Agenzia marocchina per l’energia solare tramite molteplici fonti: tra queste spiccano la Banca africana per lo sviluppo (AfDB), la Banca mondiale, vari fondi di investimento del clima e istituzioni finanziarie europee.
«Con questo passo coraggioso verso un futuro di energia pulita – ha dichiarato in proposito Marie Francoise Marie-Nelly, il direttore per il Maghreb della Banca mondiale – il Marocco sta sperimentando uno sviluppo più verde e lo sviluppo di una tecnologia solare all’avanguardia».
Grazie a NOORo, il Marocco – che non ha sul proprio territorio importanti risorse di combustibili fossili, al contrario di altri paesi del Maghreb – l’impianto ridurrà la dipendenza energetica del Paese di circa 2 e mezzo milioni di tonnellate di petrolio, evitando al contempo emissioni CO2eq. pari a 760mila tonnellate all’anno. Una conquista tecnologica che pone il Marocco all’avanguardia nel mondo per il settore: entro il 2050 – stima l’Agenzia internazionale per l’energia – fino all’11% della produzione di elettricità nel mondo potrà derivare da impianti solari a concentrazione.
