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Foreste, Remaschi in missione a Bruxelles: “La gestione del bosco cruciale per affrontare i cambiamenti climatici”

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Saranno le foreste l’argomento principale della missione a Bruxelles dell’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi.

Fonte: Toscana-Notizie.it

Autore: Laura Pugliesi

L’assessore toscano parteciperà venerdì 29 gennaio ad un workshop sul tema della cooperazione fra regioni in relazione all’innovazione e alla gestione delle foreste, anche in funzione dei cambiamenti climatici, e della filiera del legno. Il workshop, che si terrà nella sede di rappresentanza della Baviera (Rue Wiertz 77, 1000 Bruxxelles) è organizzato dalla rete ERIAFF di cui la Toscana è coordinatore, che è stata costituita a Firenze nel settembre 2012 e alla quale attualmente aderiscono 58 Regioni europee. L’iniziativa vede la collaborazione di altre prestigiose istituzioni di livello Europeo (EFI European Forest Institute, CEPF European Confederation of Forest Owners, EUSTAFOR European State Forest Association ed EUROMONTANA European Association of Mountain Areas), alle quali si aggiungono anche il COPA-COGECA e la Rete ERRIN.
L’assessore porterà all’attenzione delle Regioni il documento elaborato dal gruppo di lavoro costituito dopo l’ultima riunione del 20 maggio scorso. Quattro le aree prioritarie su cui si punta l’attenzione: gestire l’impatto dei cambiamenti climatici; sostenere la mobilizzazione del legno e della biomassa; supportare l’offerta di servizi eco-sistemici; migliorare gli approcci e gli strumenti per la gestione forestale sostenibile.
"Il tema dei cambiamenti climatici è sicuramente trasversale – spiega l’assessore – e per affrontarlo non basta concentrarsi sulla mitigazione, perciò gestire le foreste in maniera innovativa sarà sicuramente cruciale. Dovremo declinare la bioeconomia in modo da poter cogliere al meglio a livello locale le opportunità offerte dal bosco, che non sono solo quelle legate al mercato del legno, e che è previsto in crescita negli anni a venire. Serviranno perciò nuovi modelli organizzativi e di cooperazione, che coinvolgano i vari territori europei, e consentano ai territori montani e ai proprietari dei terreni, la giusta valorizzazione della materie prime e le opportune ricadute economiche e di servizi sul territorio."