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San Casciano: Alla scoperta dell’acqua calda

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Geotermia, nasce nuovo progetto

Fonte: La Nazione, Cronaca Toscana

Autore: Barbara Berti

Acqua calda fino a 80 gradi a meno di duemila metri di profondità: ecco la risorsa del futuro di San Casciano. Il sottosuolo del comune chiantigiano, così come molte altre zone della Toscana, è ricco di energia geotermica in grado di riscaldare interi borghi e di aprire le porte a nuove attività imprenditoriali. La «scoperta dell’acqua calda» è emersa dal nuovo quadro conoscitivo del territorio, elaborato dal geologo Alessandro Murratzu della IdroGeo Service di Certaldo, ditta incaricata dal Comune, in relazione alla definizione della variante al Piano strutturale. In seguito alla nuova normativa in materia antisismica il geologo ha effettuato uno studio sulle singole zone per fare un modello sismico e geologico del territorio.
«Analizzando oltre 500 prove geologiche ed effettuando delle prove di ‘sismica passiva’ ho individuato, o meglio ho avuto la conferma di ciò che vent’anni fa sosteneva Enel, del serbatoio geotermico calcareo presente nel sottosuolo sancascianese» spiega Murratzu. Secondo le verifiche effettuate l’acqua calda si troverebbe già a 1.200 metri di profondità nella zona di Mercatale, a 2.000 metri sotto il capoluogo, mentre a Cerbaia bisogna scendere fino a 2.500 metri. E le temperature vanno da 50 a 90 gradi a seconda delle zone.
«DOPO ALCUNE pubblicazioni universitarie – continua l’esperto – si ha la conferma che lungo la dorsale tra San Casciano, Tavarnelle e Montespertoli è presente un serbatoio geotermico in alto strutturale, ovvero a profondità accessibile». L’acqua calda, collegata a una centrale termica, consentirebbe alle famiglie e al Comune di riscaldare gli edifici in maniera naturale facendo a meno del gas metano, con zero emissioni di Co2 nell’ambiente. «In ben 174 città italiane sono già stati realizzati impianti di teleriscaldamento – dice ancora il geologo – Anche il Comune di Firenze ha recentemente espresso la volontà di puntare su questa energia. La nostra ditta sta già lavorando a un progetto di teleriscaldamento nella provincia fiorentina, a pochi chilometri da San Casciano». E anche il paese chiantigiano strizza l’occhio alla fonte di energia pulita che nel giro di tre anni – tanto serve per costruire il teleriscaldamento cittadino – potrebbe cambiare l’economia di San Casciano. «Le potenzialità geotermiche scoperte sono di rilievo la risorsa potrebbe essere utilizzata per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e persino per eventuali progetti di teleriscaldamento cittadino» commenta il vicesindaco Donatella Viviani. «L’impianto geotermico può far risparmiare fino a 500 euro l’anno a famiglia – sostiene Murratzu – e potrebbe servire per nuove attività produttive. Penso alle terme, alle spa ma anche alle colture ittiche e agricole che necessitano di serre».