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Storage, costi BOS in calo del 41% nei prossimi 5 anni

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Aus dem Auto ans Netz: Der erste industrielle Großspeicher von Daimler ist bereits am Netz und wird zur Stabilisierung und Glättung von Lastspitzen im Deutschen Stromnetz genutzt.
A calare non saranno solo i prezzi delle batterie, per i quali è previsto un crollo del 50-60% da qui al 2020, ma anche tutti gli altri costi dei sistemi di accumulo: inverter, connessioni e soft costs. Secondo GTM Research nell’ambito del grid scale scenderanno di oltre il 40% già entro il 2020.

Fonte: qualenergia.it

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Se le nuove rinnovabili come fotovoltaico ed eolico sono già ora in molte situazioni competitive con le fossili anche senza incentivi, è cosa nota che il vero punto di svolta sarà raggiunto quando anche accumulare l’energia discontinua generata da queste fonti sarà economicamente conveniente. Per questo motivo su questo sito stiamo prestiamo sempre molta attenzione all’evoluzione dei prezzi dei nuovi sistemi di accumulo, quelli elettrochimici.

I costi delle batterie sono destinati a calare molto rapidamente, ma ora una nuova ricerca di GTM Research mette in luce un’altra tendenza che renderà presto economico accumulare l’energia: oltre che per le batterie in quanto tali, si prevede un rapido abbassamento anche di tutti gli altri costi dei sistemi di accumulo.

Caleranno prezzo inverter e costi soft

Stiamo parlando dei cosiddetti costi “balance of system” o BOS, che comprendono tutto ciò che non è la batteria – dall’inverter, all’installazione, alla connessione, fino all’acquisizione del cliente –  e che secondo GTM per gli accumuli grid-scale in 5 anni caleranno del 41%.

La riduzione più importante, si spiega, verrà dagli inverter: quelli per lo storage, bidirezionali, vedranno i loro costi scendere e avvicinarsi a quelli dei meno cari inverter per fotovoltaico. Altro fronte su cui la spesa verrà limata in modo rilevante, quello dei cosiddetti costi soft: progettazione, acquisizione del cliente, permitting e altro. Ma si spenderà meno anche per altre operazioni come trasporto, installazione. In totale, si stima i costi BOS (per l’energy storage utility scale), passeranno dai circa 670 $/kW attuali a 400 $/kW nel 2020.

I cali previsti per il costo delle batterie

Queste riduzioni di costo sono importanti perché si accompagnano a quelle delle batterie in quanto tali che restano la parte più rilevante di un sistema di accumulo. Secondo tutte le previsioni nei prossimi anni questi crolleranno: ad esempio per Goldman Sachs (primo grafico sotto) il calo nei prossimi 5 anni sarà di oltre il 60%, mentre per altri analisti (DoE e altri, secondo grafico in basso) le batterie al litio costeranno quasi la metà al 2020 rispetto ad oggi.

Primo tra i fattori che faranno diminuire il prezzosarà l’incremento dei volumi di produzione. Uno studio della società di consulenza Avicenne Energy (qui in pdf), stima che il mercato di queste batterie potrebbe passare dai 60 GWh attuali a 180-200 entro il 2025, trainato soprattutto dall’automotive.

A tal proposito abbiamo di recente parlato dell’anticipo sulla tabella di marcia della Gigafactory di Tesla, la fabbrica di batterie al litio più grande al mondo: entro la fine del 2016 nel nuovo stabilimento, oltre ad assemblare, si produrranno anche le celle degli accumuli stazionari Powerwall e Powerpack lanciati nel 2015. Tesla si aspetta di riuscire a far scendere del 30% i costi del kWh accumulato già dopo il primo anno di attività dello stabilimento.

Report GTM Research sui costi BOS dell’energy storage grid scale