PENSARE al futuro e al da farsi per lasciare alle spalle, almeno momentaneamente, quell’avviso di garanzia (per abuso d’ufficio) pendente sul comune di Piancastagnaio e sul suo sindaco. Eccoci dunque ai progetti amministrativi pianesi, al centro del viaggio nella provincia senese di questa settimana.
E naturalmente al centro della vita economica locale è quella geotermia croce e delizia di Piancastagnaio: «Far digerire l’impatto ambientale e quelle emissioni poco piacevoli non è facile, è sempre una ferita aperta nella comunità. L’unico modo per ’addolcire la pillola’ è che questo disagio abbia una ricaduta economica sul territorio e in questa direzione va da tempo il nostro operato», dice il primo cittadino Fabrizio Agnorelli.
Dunque, come previsto dall’accordo geotermico regionale (dicembre 2007), con il riassetto della concessione Piancastagnaio provvederà anche al riassetto di tutta la zona interessata dagli impianti. «Sempre con l’obiettivo di limitare l’impatto olfattivo, siamo finalmente alla vigilia della dismissione della vecchia centrale Pc2, ormai obsoleta e con un impatto notevole, visto che utilizza strutture non più a norma — spiega il sindaco —. Preliminare a questa dismissione, la realizzazione di un nuovo termodotto interrato che, partendo da Pc3, garantirà la fornitura di calore alle serre di Floramiata. Quindi si farà la nuova centrale Pc4, sempre in zona Asca: sarà dotata di filtro Amis per abbattere le emissioni di mercurio e idrogeno solforato e sulle sue torri di raffreddamento sarà installato un sistema per eliminare il drift, cioè le minuscole gocce di acqua geotermica. Enel ha già consegnato i lavori, si aspetta solo la valutazione di impatto ambientale già richiesta, per cui il via dovrebbe essere a breve, anche entro maggio. La stessa Enel si era impegnata a consegnare il nuovo termodotto entro il 2010 e anche se è vero che si tratta di soli 2 chilometri di tracciato, con un progetto già pronto, penso che il termine slitti al 2011». Ma la vera novità, oltre al via dell’intervento, potrebbe venire dal nuovo utilizzo dell’acqua calda: «Per ora il termodotto va a riscaldare Floramiata, realtà importante che impiega quasi trecento persone — dice ancora Agnorelli —, ma speriamo anche in un’altra ricaduta locale, magari nell’utilizzo dell’acqua calda da parte di altri soggetti, per il riscaldamento locale ad esempio. La geotermia sarebbe meglio accettata se ci fosse una convenienza per il territorio».
Oltre a questo grande intervento, piccoli ’ritocchi’ all’esistente impegneranno nuovamente l’amministrazione: «C’è un progetto già approvato, e in parte anche finanziato, per la realizzazione di una palestra polifunzionale e un campo per allenamento a disposizione della società sportiva Pianese, che si dovrebbe occupare della gestione. L’area destinata è a sud del paese, in zona Frassanti. Si tratta di un intervento necessario per Piancastagnaio, dove ci sono pochi luoghi di aggregazione per i giovani e dove sono proprio gli impianti sportivi a provvedere in questo senso».