È questo l’obiettivo della “Carta di Abbadia San Salvatore, regole per la buona geotermia”, illustrate in commissione Ambiente presieduta da Stefano Baccelli (Pd).
A spiegare contenuti e possibili scenari di una filiera geotermica non impattante, il presidente dell’associazione Giga, Fabio Roggiolani, già consigliere regionale. Giga è un gruppo organizzato di ricercatori provenienti dal mondo dell’università, dell’ecologia politica e delle imprese, il cui fine è quello di rendere sostenibile l’utilizzo di una risorsa che dovrebbe cambiare volto e approccio. Anche partendo da una serie di soluzioni tecnologiche come impianti a ciclo binario caratterizzati dalla totale e controllata reiniezione nel sottosuolo dei fluidi geotermici di media entalpia, o la micro geotermia elettrica che può essere impiegata tra i 60 e i 110 gradi.
Roggiolani ha inoltre ricordato che nel 2020 scadranno le concessioni geotermiche dell’Amiata e, anche in vista della loro messa a gara, ha chiesto una particolare attenzione del governo regionale: “Le coltivazioni geotermiche a ridotto impatto ambientale devono essere sostenute e liberate”.
“Quelli offerti da Roggiolani – ha commentato il presidente Baccelli al termine dell’audizione – sono spunti interessanti che arricchiscono il bagaglio di conoscenza della commissione impegnata in un percorso di approfondimento sul tema della geotermia e delle risorse rinnovabili.