Home Cosvig Il “Colosso di Rodi” potrebbe risplendere anche grazie al Fotovoltaico

Il “Colosso di Rodi” potrebbe risplendere anche grazie al Fotovoltaico

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Presentato il progetto per far risorgere una delle sette meraviglie del mondo antico. Un team di scienziati propone il rivestimento della superficie con celle solari.

Fonte: Rinnovabili e territorio

Autore: Redazione

 

L’idea di fa risorgere il Colosso viene riproposta continuamente, sia per motivi di orgoglio sia perché significherebbe migliaia di posti di lavoro, e probabilmente milioni di euro nell’economia locale una volta completato. E con la Grecia alle prese con l’attuale crisi economica, l’idea è più che mai attuale e politicamente spendibile.

Com’è noto, il colosso era una gigantesca statua raffigurante Helios (il dio Sole), alta più di trenta metri e costruita 300 anni prima della nascita di Cristo, che sovrastava l’ingresso al porto della città greca. Venne distrutto da un terremoto e scomparve per sempre come altre cinque meraviglie: il Faro di Alessandria, il Mausoleo di Alicarnasso, il Tempio di Artemide, giardini pensili di Babilonia e la Statua di Zeus, con solo la Grande Piramide di Giza a sopravvivere fino ai giorni nostri.

Per tutti i motivi sopraesposti l’idea, elaborata da un team di giovani scienziati provenienti da Grecia, Spagna, Italia e Regno Unito, e presentata la settimana scorsa, potrebbe avere qualche chances in più. La struttura architettonica, nelle idee dei progettisti, dovrebbe essere in grado di resistere ad eventi sismici e alle forti correnti ventose dell’area, e ricaverebbe l’energia necessaria dai pannelli fotovoltaici di cui sarebbe interamente rivestita.

Pannelli che, oltre al “faro” vero e proprio –visibile fino a 35 miglia marine di distanza- fornirebbero energia anche ad un museo, una biblioteca e un centro culturale che troverebbero spazio all’interno dell’imponente struttura alta circa 150 metri. Insomma, proprio come Helios, trarrebbe la sua ricchezza “energetica” direttamente dal Sole.

Il team del progetto è composto da Aris A. Pallas, un architetto specializzato in archeologia da Rodi, Enrique Fernanzes, un ingegnere civile di Spagna, Ombretta Iannone, architetto specializzato in archeologia proveniente dall’Italia, Matilda Palla, un economista dalla Spagna, Erald Dupi, un ingegnere dal Regno Unito e Christos Giannas, un archeologo da Rodi.