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La crisi del petrolio e la ricchezza del vapore

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L’indotto geotermico nel futuro degli ex lavoratori della Smith, dopo la fumata grigia dal tavolo romano con i colossi dell’energia

Fonte: Qui News Volterra.it

Autore: Alessandra Siotto

"La prima sensazione è quella di una parziale delusione perchè questo tavolo era una possibilità sulla quale avevamo confidato, ma continueremo a lavorare a fianco del governatore, con Enel e con chi ci starà". Non usa mezzi termini il sindaco di Pomarance Loris Martignoni per commentare l’esito del tavolo che si è riunito ieri mattina a Roma, al Ministero dello Sviluppo economico per la crisi della Smith Bits di Saline di Volterra.

Un secondo incontro fra Eni, Enel, Schlumberger Italia (che controlla Smith), funzionari del Ministero ed il presidente Enrico Rossi dal quale, come ha spiegato la Regione in una nota, per le prospettive occupazionali dei 114 ex lavoratori della fabbrica di scalpelli si apre uno spiraglio solo da Enel.

Eni, infatti, "non ritiene di poter sviluppare nuove attività direttamente in zona". E anche dall’azienda capogruppo della Smith Bits "non sono emerse ulteriori possibilità occupazionali, ma anzi la crisi del settore petrolio idrocarburi non consente di effettuare nuovi investimenti". Una crisi, quella del settore oil & gas, che potrebbe minacciare anche lo stabilimento di Saline, rimasto aperto con 78 dipendenti.

"Il timore è che Eni e Schlumberger lascino il tavolo – commenta il sindaco di Volterra Marco Buselli – speriamo che ciò non accada e ringraziamo Enel per la disponibilità a cercare di costruire qualcosa per una crisi che in Valdicecina è generale e va anche oltre la vicenda Smith".

La Regione, invece, ha chiesto a Schlumberger non solo i curricula dei suoi ex dipendenti, ma anche "un ulteriore supplemento di riflessione ed un impegno allo sviluppo dell’occupazione, anche alla luce delle richieste che ha ricevuto da parte di società che stanno conducendo ricerche geotermiche nell’area"

Dunque lo spiraglio che si apre riguardo a nuove possibilità occupazionali potrebbe essere tutto legato all’indotto geotermico. Enel, infatti, si è detta "disponibile ad esplorare le possibilità di supportare la nascita di attività imprenditoriali di assistenza e manutenzione correlate al settore geotermico". Disponibilità anche da parte delle aziende dell’indotto geotermico a servirsi della forza lavoro degli ex dipendenti della Smith ed Enel favorirà la fase di start up di eventuali nuove imprese, il trasferimento del proprio know how verso addetti che sono pur sempre specializzati, sia pur in un altro settore.

"E’ chiaro che se si ricorre ad Enel e alla geotermia – commenta Martignoni – occorre che sulla geotermia si vada avanti, bisogna svilupparla, bisogna permettere alle aziende che hanno le competenze, le conoscenze, l’esperienza di poter lavorare con questa risorsa, con un impegno anche da parte della Regione per la geotermia".
"Serve un rilancio dell’intera Valdicecina – aggiunge il primo cittadino – e la geotermia può dare una risposta al territorio. L’obiettivo, per il quale continuiamo a lavorare con la Regione e con il governatore che ha profuso il massimo impegno per la Smith e per la zona e nel quale confidiamo, è portare imprese nell’area. Per attrarre investimenti bisogna creare i presupposti, anche con incentivi e sgravi fiscali da parte della Regione, ai quali Rossi sta lavorando".

Un rilancio occupazionale, dunque, che va oltre la Smith, in merito alla quale il sindaco Martignoni conclude: "mi auguro che Eni ed Schlumberger non lascino il tavolo perchè sarebbe un esito negativo per la vicenda, ma abbiamo intenzione di andare avanti con chi ci sarà, insieme alle altre istituzioni".