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Smith Bits, uno spiraglio arriva soltanto dall’Enel

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Il colosso energetico disposto a realizzare un polo legato all’attività geotermica. Eni e Schlumberger, anche se invitati al tavolo del Mise, si tirano indietro

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Cecina – Rosignano

Autore: Andreas Quirici

Sarà ancora Enel l’àncora di salvataggio per la Valdicecina? Di sicuro, dopo il secondo appuntamento al ministero dello Sviluppo Economico (Mise) con Enel, Eni, Schlumberger e Regione Toscana, sembra che Enel sia l’unico tra i colossi industriali invitati al tavolo a essere interessato ad aiutare il territorio. Per l’azienda capogruppo della Smith Bits, Schlumberger appunto, «non sono emerse ulteriori possibilità occupazionali, anzi la crisi del settore petrolio idrocarburi non consente di effettuare nuovi investimenti – si legge in una nota della Regione – Neppure Eni ritiene di poter sviluppare nuove attività direttamente in zona». L’unica nota positiva sembra arrivare da Enel che, «pur confermando le difficoltà del momento, si è detta disponibile ad esplorare le possibilità di supportare la nascita di attività imprenditoriali di assistenza e manutenzione correlate al settore geotermico. Al riguardo l’azienda ha rilevato una disponibilità anche da parte delle aziende dell’indotto geotermico a servirsi della forza lavoro degli ex dipendenti della Smith Bits. Da parte sua Enel è disponibile a favorire la fase di start up di eventuali nuove imprese, il trasferimento del proprio know how verso addetti che sono pur sempre specializzati, sia pur in un altro settore». «Ci preoccupa – spiega il presidente della Regione, Enrico Rossi – l’atteggiamento di chiusura da parte di Schlumberger. Ringraziamo invece Enel per la disponibilità dimostrata e confermiamo la nostra precisa volontà di favorire la costruzione in quest’area di nuovi sistemi produttivi locali». Il tentativo andava fatto anche con Eni e Schlumberger, anche se fin dall’inizio era stata Enel a dare i segnali di maggiore interessamento alla nascita di un polo per la manutenzione, la logistica e i servizi per l’industria energetica. L’idea -così è stato spiegato – sarebbe più o meno quella messa in pratica a Radicondoli, in modo da ricollocare i circa 80 ex dipendenti di Smith Bits, sui 106 che hanno lasciato l’azienda. È anche per questo che, durante l’incontro al Mise, è stato chiesto a Schlumberger di fornire i curricula dei lavoratori usciti dall’azienda, in modo da cominciare a selezionarli in base alle competenze rispetto alla domanda di lavoro delle aziende della Valdicecina. La Regione Toscana ha comunque chiesto a Schlumberger una ulteriore riflessione rispetto ai progetti industriali in Valdicecina e al Mise di mantenere aperto il tavolo per eventuali e ulteriori inserimenti di aziende interessate a essere parte di questa operazione.