Quando, nel 2009, alla presenza delle autorità, è stato firmato lo Statuto dell’omonima associazione, al tavolo c’erano 5 produttori. Oggi, dopo un percorso che ha portato la Comunità del Cibo a partecipare ad eventi all’interno di Expo Milano 2015, al Fuori Expo Regione Toscana, a 4 Saloni del Gusto consecutivi ed a varie manifestazioni del settore agroalimentare e non (con 35-40 presenze all’anno), la filosofia dell’associazione è sempre più apprezzata e condivisa dalle aziende del territorio toscano che chiedono di aderire al progetto.
Gli ultimi ingressi riguardano tre aziende situate nelle aree geotemiche ovvero Profumi di Toscana, pasticceria di Chiusdino (SI), ed i ristoranti La Pergola e Agriteca di Radicondoli (SI).
La Pergola ha fatto il suo ingresso nell’associazione come socio produttore con il prodotto “pizza” realizzato, da Tommaso Vatti (uno dei titolari), in maniera artigianale con forno a legna e materie prime e condimenti del territorio. Particolare attenzione viene dedicata alle farine, alla lievitazione (sperimentando anche nuove tipologie di maturazione della pasta) ed al tipo di legname, reperito nei boschi della zona. La Pergola, da 18 anni, è anche ristorante trattoria che realizza una cucina tipica toscana recuperando vecchie ricette di famiglia.
L’Agriteca è un locale nel quale vengono serviti prodotti enogastronomici di eccellenza con particolare attenzione a quelli locali (salumi di cinta, formaggi, olio, verdure, vini e birre); fa il suo ingresso come socio sostenitore, così come il panificio e pasticceria artigianale Profumi di Toscana di Chiusdino. Il titolare, Paolo Ragghianti, dal 1985 produce pane e dolci tipici senesi, come cantuccini, ricciarelli e panforte, ed altre specialità realizzate con materie prime locali e di qualità.
La Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili è composta da aziende del settore agroalimentare che utilizzano materie prime toscane ed energie rinnovabili nei loro processi produttivi. Sostenuta da CoSviG, il Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche, cofondatore insieme a Slow Food Toscana, l’associazione pone grande attenzione sulla filiera corta e sul recupero di produzioni, cultivar e razze tipiche locali ed a rischio scomparsa. Il progetto ha ottenuto importanti riconoscimenti come il Premio Expo 2015 "buone pratiche" della Regione Toscana, il Premio Eco and the City "Giovanni Spadolini" 2012 e la segnalazione al Premio per lo Sviluppo Sostenibile 2014.
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