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Olio, finalmente un’annata «normale»

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E c’è chi frange subito per evitare la mosca

Fonte: La Nazione, Cronaca di Siena

Autore: Giovanni Pellicci

E’ tempo di extravergine. Conclusa la vendemmia, nelle campagne senesi tocca ora alla raccolta delle olive con premesse molto incoraggianti. Sicuramente migliori rispetto ad un anno, lo scorso, «horribilis» per la filiera. Grazie ad un andamento stagionale più stabile e ad una minore presenza della “mosca olearia”, il 2015 dell’olio sarà caratterizzato da quantità e qualità che torneranno ad essere in media con le abitudini del territorio.
Proprio questi, pioggia permettendo, saranno i giorni decisivi, con gli addetti pronti a raccogliere le olive e portarle in frantoio così da evitare qualsiasi forma di rischio.
«QUEST’ANNO il meteo ha fatto la differenza – racconta l’agronomo Fernando Sovali – Perché il caldo di luglio ha impedito lo sviluppo della mosca, fastidiosa nemica delle nostre olive. L’andamento è stato più regolare e, pur non di fronte ad un’annata eccezionale, ci sono le condizioni per un buon raccolto: la quantità sarà nella media e la qualità buona, con profumi interessanti. Rispetto a quanto avviene solitamente, siamo in anticipo di qualche giorno, ma giustamente gli operatori non vogliono rischiare nulla: queste ultime due settimane, caratterizzate da forti umidità e temperature più alte della media, hanno creato i presupposti per il diffondersi della mosca che, in questa fase, sarebbe un vero danno. Ecco che i frantoi sono già aperti e qualcuno ha già franto le proprie olive».
Lo scenario è più o meno simile nella provincia, con picchi di qualità che potranno registrarsi nelle aree di San Gimignano, Montalcino e nei versanti più alti del Chianti.
«Un aspetto che resta da definire è sicuramente quello delle rese – aggiunge Sovali – che non saranno particolarmente elevate (intorno all’11-13 per cento) ma questo, va detto, non necessariamente va di pari passo con la qualità».
Percezione positiva anche per quanto riguarda l’olio Terre di Siena che, con i suoi circa cento soci, è assieme al Chianti Classico una delle due pregiate Dop del territorio senese.
«LA MATURAZIONE rispetto al passato è piuttosto avanti – spiega Marco Castellani, agronomo e direttore del Consorzio Terre di Siena Dop – ed alcune aziende, già in questi giorni, hanno effettuato le frangiture. L’olio è buono, di qualità nella media ed in discreta quantità: con la mosca abbiamo, per fortuna, limitato i danni ma si è pur sempre trattato di un’estate siccitosa e quindi critica per favorire un pieno sviluppo produttivo delle piante. Ci sono tutte le condizioni per un prodotto interessante e, dopo quanto successo lo scorso anno, direi che ci voleva proprio a beneficio di tutti gli addetti della filiera».
Valutazioni positive arrivano anche dalla Cia di Siena. «Dal punto di vista quantitativo non sarà un’annata abbondante – osserva il presidente Luca Marcucci – in quanto l’andamento stagionale, particolarmente caldo e asciutto in concomitanza della fioritura, ha ridotto la produzione dei frutti. La previsione pertanto è quella di poter ottenere un extravergine di oliva con profumi intensi e sensazioni gustative buone».
Non resta che preparare la bruschetta e dedicarsi agli assaggi.