Nell’ambito delle energie alternative l’energia geotermica è l’energia che si può derivare (a bassa e alta temperatura) dalle riserve di calore accumulate sotto la superficie della terra. Le centrali ad alta temperatura sono realizzabili in zone (quelle dei soffioni caldi o geyser) dove nel sottosuolo è disponibile vapore. Il loro uso prevalente è quello di produrre energia elettrica o alimentare processi industriali. Uno dei principali limiti è dato dal fatto che la produzione è molto limitata a causa della mancanza di siti idonei. Gli impianti con sorgenti a bassa temperatura rappresentano invece uno degli aspetti più interessanti per una applicazione su larga scala,sono realizzati utilizzando pompe di calore il cui compito è quello di innalzare la temperatura del fluido che deriva energia termica dal sottosuolo,l’utilizzo degli impianti con sorgenti a bassa temperatura è per il riscaldamento degli edifici e per la produzione di acqua calda sanitaria. In Italia uno dei principali limiti all’utilizzo di questi impianti è costituito dal fatto che sono penalizzati dagli alti costi dell’energia elettrica. In realtà la risorsa geotermica è da intendersi come contributo agli obiettivi posti dal Parlamento e dal Consiglio Europeo ,infatti la Direttiva 2009/187CE del 23 aprile 2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio promuove l’uso dell’energia da fonti rinnovabili ed impone all’Italia una quota del 17% ,riferita al consumo totale di energia,da raggiungersi entro il 2020. Nel campo dello sfruttamento delle grandi risorse geotermiche del nostro Paese nulla è stato fatto negli ultimi anni ed ENEL Green Power,dopo aver raggiunto la potenza complessiva di 810 MW elettrici nelle sue centrali in Toscana,pur non trascurando nuovi investimenti nella regione,si sta dedicando ai mercati esteri con prestigiose realizzazioni nelle Americhe. L’impiego delle geotermia,nelle sue varie realtà,appare oggi in forte ritardo rispetto ad altre tecnologie che si diffondono con grande celerità nel nostro Paese quali l’eolico e il solare. Le centrali geotermoelettriche con la loro capacità di generazione continua potrebbero contribuire efficacemente al raggiungimento del target Europeo. In ambito nazionale si registra che numerose aree, fortemente dotate di risorse geotermiche, presenti in varie regioni quali : Lombardia,Veneto,Emilia Romgna,Toscana,Lazio,Campania,Calabria,Sicilia ed in moltissime isole del Tirreno, non sono sufficientemente sfruttate. Per quanto riguarda la geotermia a bassa entalpia,si rileva che l’adozione della pompa di calore in Italia continua ad essere trascurata e laddove adottata si impiega solo in edifici di nuova costruzione. Nella sola Svezia, invece, ogni anno si installano 50.000 pompe di calore e questo con acquiferi aventi temperature ben inferiori ai 20°C.Gli installatori italiani appaiono restii all’introduzione delle pompe di calore in edifici attrezzati con impianti di riscaldamento convenzionali, considerando importante disporre di serpentine a pavimento per un efficace riscaldamento dell’ambiente. Il problema in realtà andrebbe approfondito in quanto l’adozione di ventilconvettori dovrebbe permettere l’utilizzo delle tubazioni di alimentazione dei caloriferi e una buona efficienza termica anche con temperature dell’acqua intorno ai 55 °C.Per sviluppare le opportunità offerte dagli impianti geotermici si rendono necessari quindi degli interventi di carattere normativo per la semplificazione dei procedimenti autorizzativi,occorrono inoltre delle attività di programmazione a livello regionale e la definizione della carta geoenergetica regionale. Il Governo intende valorizzare maggiormente le risorse energetiche pulite esistenti nel Paese,a partire dalla geotermia,il calore del sottosuolo. Il Consiglio dei Ministri,su proposta di Claudio Scajola,Ministro dello Sviluppo Economico,di concerto con il Ministro per l’Ambiente,il Territorio e il Mare,Stefania Prestigiacomo,ha infatti approvato in via definitiva un Decreto Legislativo che semplifica le regole per ottenere le autorizzazioni in questo settore,così che si possano più facilmente attuare progetti per valorizzare l’uso della geotermia ai fini energetici.
"Questa energia di cui l’Italia è ricca,con tale provvedimento verrà utilizzata maggiormente non solo per la produzione di elettricità,ma anche come fonte diretta di calore per il riscaldamento",ha detto Scajola ricordando inoltre che "la geotermia,fonte rinnovabile seconda in Italia solo all’energia idroelettrica,ha un grande potenziale di sviluppo e consentirà di raggiungere più facilmente l’obiettivo del 25 per cento di energia prodotta da fonti pulite".Non ci resta quindi che attendere gli sviluppi sul territorio sperando che in tempi brevi ci sia in concreto la possibilità di sfruttare in pieno questa preziosa risorsa da sempre presente nella nostra Regione.