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La Toscana verso una nuova legge sulla geotermia

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Il Consiglio Regionale ha approvato una risoluzione che impegna la giunta a delineare una normativa chiara. Proseguono anche le audizioni in Commissione Ambiente.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato, nella seduta di mercoledì 7 ottobre, la risoluzione sulla geotermia a firma dei Consiglieri Marras, Mazzeo, Nardini, Pieroni, Bezzini e Scaramelli (PD). L’atto ha raccolto i soli voti della maggioranza registrando tuttavia la semplice astensione -e non il voto contrario- dei gruppi di minoranza. Questo dimostra come l’accordo raggiunto in Assemblea sia frutto di un compromesso accettabile per tutti, anche se saranno necessari ulteriori approfondimenti.
Anche per questo proseguono in Commissione Ambiente e Territorio le audizioni di tutti i soggetti interessati (i cosiddetti stakeholder). Dopo gli interventi dei sindaci dei territori geotermici, ascoltati il 16 settembre,  la settimana scorsa è stata la volta dei rappresentanti della Rete Geotermica, cioè il pool di aziende che intendono investire, a seguito della liberalizzazione del mercato, nella produzione di energia geotermoelettrica, soprattutto –ed evidentemente– nel Centro Italia. Queste imprese avevano tra l’altro già firmato nel 2014 un protocollo d’intesa con la Regione Toscana al fine di “coordinare gli enti pubblici i cui territori sono interessati dai permessi di ricerca per la geotermia e i titolari di questi permessi, con l’obiettivo di ridurre gli effetti cumulativi degli impatti ambientali a favore dello sviluppo sostenibile". Ma nel 2015 è intervenuta la moratoria e adesso è necessario dare delle risposte certe a chi vuole investire. Ecco quindi che le aziende ascoltate in Commissione hanno chiesto “la semplificazione del processo amministrativo e il rispetto delle tempistiche per il rilascio delle autorizzazioni oltre che il mantenimento delle competenze amministrative per le procedure autorizzative in capo alla Regione”.
La risoluzione approvata in Assemblea prova a dare una prima risposta a queste istanze, impegnando formalmente la Giunta a predisporre una proposta di intervento normativo assicurando il massimo coinvolgimento di tutti gli enti competenti garantendo, al contempo, sufficienti tutele per le vocazioni socio-economiche, turistico-agricole, ambientali e paesaggistiche degli specifici territori toscani.  Nel presentare la risoluzione in Aula i consiglieri proponenti hanno sottolineato come “Non esiste un problema di geotermia buona e geotermia cattiva, bisogna scegliere come usarla. Dopo la sospensione di sei mesi per il rilascio di nuove autorizzazioni è importante riaffermare il valore strategico dell’energia geotermica, coniugandone lo sviluppo con la tutela dell’ambiente e del territorio. La nostra risoluzione impegna la Regione Toscana ad adottare rapidamente una normativa chiara, perché la liberalizzazione del settore, da cui è derivato il grande aumento delle richieste, è un elemento positivo, ma solo se abbinata a norme omogenee per i programmi di ricerca e per la gestione degli impianti, che devono essere compatibili con le caratteristiche del paesaggio e tenendo conto delle imprescindibili differenze dei nostri territori. Per questo, abbiamo previsto che la pianificazione avvenga in sinergia con i Sindaci del territorio e le amministrazioni locali, a cui spetta un ruolo centrale nell’individuare al meglio la compatibilità degli interventi. Il settore potrà così andare incontro a un periodo di sviluppo, integrandosi con le politiche di gestione e tutela del territorio”
Quindi arriva anche un via libera alla bassa e media entalpia a ciclo binario, pur fissando un numero di pozzi, invitando però  “tutti gli operatori economici coinvolti a sottoscrivere accordi specifici tesi a favorire la competitività dei sistemi economici locali e a migliorare la qualità dei servizi e delle infrastrutture locali”.