Sono bastati anche quest’anno meno di 8 mesi alla popolazione mondiale per utilizzare il budget naturale a sua disposizione per l’anno. In particolare il giorno, definito Earth Overshoot Day, è stato il 13 agosto. Come di consueto questo informazione proviene dal Global Footprint Network, un think tank internazionale che monitora la domanda dell’umanità (l’impronta ecologica) rispetto alla capacità della natura di fornire tale domanda (la biocapacità). Questa data dunque rappresenta il giorno in cui la domanda di risorse inizia ad eccedere ciò che la Terra può rigenerare in quell’anno: stiamo utilizzando di 1,6 volte le risorse naturali annuali del pianeta. Consideriamo anche che l’Earth Overshoot Day nel 2000 si verificò agli inizi di ottobre. L’anno scorso il giorno di inizio del "debito" era il 19 agosto.
Mathis Wackernagel, presidente del Global Footprint Network, ha dichiarato: “L’accordo globale per abbandonare gradualmente i combustibili fossili che è in discussione al summit di Parigi potrebbe significativamente aiutare a frenare la consistente crescita dell’impronta ecologica ed eventualmente a ridurla. Non firmarlo sarebbe irresponsabile".
Secondo l’organizzazione di Wackernagel le emissioni di gas serra devono essere tagliate almeno del 30% entro il 2030 rispetto al livello attuale, mantenendosi nello scenario suggerito dall’Ipcc. In questo caso l’Overshoot Day nel 2030 potrebbe tornare indietro al 16 settembre.
Nel grafico in alto l’andamento dell’impronta ecologica mondiale che si avrebbe con questa riduzione delle emissioni e quello che potrebbe invece scaturire da una inazione (business as usual); in questo caso significherebbe che staremo usando al 2030 le risorse naturali equivalenti a due pianeti, con un Earth Overshoot Day che cadrebbe sempre prima, alla fine di giugno.
Nell’infografica qui sotto notiamo come per il nostro paese siano necessarie 3,8 Italie per sostenere le richieste di risorse naturali annuali.
