Le commesse di varie lavorazioni che Enel esternalizza di cui una parte (per un valore di 150 milioni) ricadranno sulla Valdicecina grazie al contratto firmato con i Comuni geotermici. La manutenzione agli impianti di Eni. E i permessi di esplorazione per ricerche petrolifere che Schlumberger ha chiesto all’Italia. Sono questi gli elementi sul tavolo che sarà “apparecchiato” il 29 luglio al Ministero dello sviluppo economico (Mise) su richiesta della regione Toscana per trovare uno sbocco alla crisi occupazionale apertasi con la vertenza della Smith Bits.
Una prima riunione in cui si cercheranno le condizioni per la nascita dell’ormai famoso polo della meccanica, della logistica e dei servizi per l’industria delle energie. Se il ruolo di Eni ed Enel nella partita è abbastanza chiaro, quello della multinazionale con sede a Houston, negli Stati Uniti, fino a questo momento era stato associato alla necessità di trovare una base logistica all’operazione, possibilmente dando continuità alla storia lavorativa dell’azienda di Saline di Volterra. L’amministratore delegato di Smith Bits, Giuseppe Muzzi, ha spiegato che «i rappresentanti che Schlumberger invierà a Roma ascolteranno quel che ha da dire il presidente Enrico Rossi, visto che è stata la Regione a richiedere l’incontro al Mise».
Anche in questo caso, niente di diverso dal consueto basso profilo adottato dall’azienda a livello mediatico. Ma il fatto nuovo, però, è rappresentato dal tentativo di far rientrare nel confronto anche le autorizzazioni che Schlumberger ha chiesto per esplorare il mare Adriatico alla ricerca di giacimenti di petrolio.
«Ovviamente non si tratta di ricatti – spiega un esponente della Regione – ma è il tentativo di far rientrare la situazione di Saline di Volterra nel piano di autorizzazioni per le esplorazioni del mar Adriatico che Schlumberger ha chiesto allo Stato». Se dovesse andare in porto, quindi, un progetto di questo tipo, non è escluso che altri investitori e aziende si avvicinino a questa nuova realtà. L’obiettivo di tutto è creare posti di lavoro in grado di assorbire chi è rimasto fuori dai piani produttivi di Smith.
«E per la manutenzione agli impianti di Eni ed Enel e sviluppare i servizi per l’industria estrattiva il personale della Smith è altamente qualificato», ha ribadito l’esponente della Regione che preferisce rimanere anonimo. E sull’argomento interviene anche il Comune di Volterra: «Accanto a questo serve un progetto su infrastrutture, logistica, costi dell’energia, agevolazioni per le attività produttive, la ricerca, i collegamenti con l’Università».