Home Cosvig Smith, appello al presidente Rossi: «Adesso mantieni le promesse»

Smith, appello al presidente Rossi: «Adesso mantieni le promesse»

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La rabbia dei lavoratori per una trattativa con l’azienda che non ha dato quel che ci si aspettava. Il governatore atteso a un consiglio comunale aperto e a dare concretezza al tavolo con Eni ed Enel

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Pontedera

Autore: Andreas Quirici

«In questi giorni molti operai stanno pensando di prendere i soldi della Smith e di andarsene. Ma vi rendete conto che tipo di decisione è questa per la vita di una persona e la sua famiglia?». La domanda di Angelo Tani, uno degli operai che hanno segnato la storia della vertenza riguardante la fabbrica di Saline, riecheggia nel silenzio. Davanti a lui ci sono circa 150 persone riunite nell’area all’aperto dell’ex Dopolavoro della frazione volterrana. «Il 25 luglio 115 persone andranno a casa – dice – Ed entro quel giorno bisognerà che la politica abbia imboccato una strada per trovare una soluzione alla perdita di posti di lavoro». Quella di Tani è una delle tante voci che si susseguono nell’incontro voluto dal sindaco Marco Buselli in vista del consiglio comunale aperto, la cui data dipende dalla disponibilità del presidente della Regione Enrico Rossi. Voci di rabbia per un futuro che sta sfuggendo inesorabilmente dalle dita di un’intera valle. Il responsabile infuriato. Alessio Ticciati è l’unico dei responsabili di settore a essersi esposto in maniera evidente dal giorno della messa in mobilità, il 26 aprile scorso. L’altra sera ha preso la parola per gridare la sua arrabbiatura: «Ho lottato per la mia famiglie e per dare un futuro alle mie figlie, cercando di preservare la mia dignità. Ma vedo passarmi avanti gente che non ha i miei titoli e la mia competenza. E’ ora di finirla, perché questo non è un giochino. E’ un dramma sociale. E questo territorio ha bisogno di prospettive che solo la politica può dare». La speranza di molti (anche se in altrettanti non ci credono più di tanto) è che risposte al bisogno di occupazione della Valdicecina arrivino dal tavolo ministeriale che lo stesso Rossi ha proposto al Governo con Eni, Enel e Schlumberger. Orgoglio Smith. Risposte che proprio il presidente della Toscana è atteso a dare al consiglio comunale aperto. Ma partendo da un presupposto, come detto da Andrea Marmelli, uno dei 193 dipendenti: «Lo stabilimento di Saline lo ha creato chi ha dato l’anima per farlo crescere e renderlo appetibile alle multinazionali. E questa battaglia la facciamo non solo per noi, ma anche per chi verrà in futuro e dovrà trovare il posto di lavoro nel territorio in cui vive». L’ammissione/1. «E’ inutile prenderci in giro, oltre i 78 posti indicati dall’azienda non saremmo potuti andare», ha detto il sindaco Buselli ricordando l’incontro con l’amministratore delegato, Giuseppe Muzzi, a Roma e aggiungendo: «Però dobbiamo lavorare bene in vista del tavolo ministeriale, perché il rilancio della Valdicecina dovrà arrivare da quel progetto, visto che il confronto con Smith Bits non è stato positivo. Non possiamo considerare 115 persone in cassa integrazione come una vittoria. Ed è per questo che non dobbiamo e non possiamo smettere di lottare tutti insieme, incanalando la rabbia in energia positiva per dare un futuro alla nostra gente». L’ammissione/2. Che a Roma non sia andata bene lo ha detto anche il segretario regionale di Fiom Cgil, Massimo Braccini, ammettendo che non si sia trattato di «un accordo sindacale, ma di una semplice precisazione da parte dell’azienda al ministero dello sviluppo economico. Muzzi voleva chiudere fin dall’inizio e noi abbiamo ottenuto il massimo, mantenere in vita il sito produttivo. Ma la vera battaglia comincia adesso». Pessimista Andrea Pagni, della Rsu: «Se mi chiedete un parere personale dico che il nostro stabilimento è destinato a chiudere. Ma il sindacato è chiamato a trattare su aspetti come la buonuscita. Le prospettive devono arrivare dalla politica e dal tavolo ministeriale. Enrico Rossi ha proposto di lavorare a questa operazione e deve mantenere le promesse».