I big dell’automotive giapponese non scherzano sulla mobilità a idrogeno: lo hanno già dimostrato in passato inserendo nelle loro linee produttive modelli a fuel cell, stringendo accordi e condividendo il know-how tecnologico. Ora lo ribadiscono con l’annuncio di un cospicuo piano di investimenti a favore della rete di distribuzione di questo vettore. In una nota stampa congiunta Toyota Motor Corp, Nissan Motor Co e Honda Motor Co hanno dichiarato che stanzieranno fino a 6 miliardi di yen (circa 48,9 milioni di dollari) per sovvenzionare i costi delle stazioni di ricarica idrogeno. L’industria automobilistica ha infatti, intenzione di accompagnare passo passo il programma dettato dal governo giapponese per fare della nazione il leader mondiale della mobilità elettrica a fuel cell.
Gli obiettivi del Giappone nella mobilità a idrogeno
Il Paese del Sol levante intende raggiungere un ambizioso target: avere almeno 100 stazioni di rifornimento attive sul territorio nazionale da marzo del prossimo anno, come elemento clou dei piani per lo sviluppo della cosiddetta società dell’idrogeno. Ma lo Stato non può fare tutto da solo soprattutto se guardano i prezzi della tecnologia: circa 5 milioni di dollari a punto di ricarica. Il costo sta frenando difatti l’avanzata del network di rifornimento e attualmente sono state previste solo 74 stazioni. In più anche con i generosi sussidi pubblici, le stazioni dovrebbero essere in perdita per almeno i primi dieci anni, secondo le stime dei funzionari del settore.
Un tris di big per tagliare i costi delle stazioni di ricarica idrogeno
Le case automobilistiche, per evitare che si manchi l’obiettivo, hanno deciso di intervenire direttamente facendosi carico di un terzo dei costi operativi per le stazioni a idrogeno. La cifra totale sarà divisa in base al numero di veicoli a celle a combustibile che ogni società avrà venduto. Ad oggi l’unica auto a idrogeno ad aver raggiunto il mercato è la Toyota Mirai, lanciato nel mese di dicembre; dovrebbe seguire a breve il modello fuel cell targato mentre per l’auto Nissan si dovrà aspettare fino al 2017. Le sovvenzioni dalle case automobilistiche dovrebbero durare fino al 2020 e includere i costi operativi come il lavoro e di ristrutturazione.