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Occupazione stabile, qualificata e a km zero.

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Piace il protocollo siglato tra Enel e i comuni dell’area geotermica tradizionale. Da entrambe le parti se ne evidenziano le aspettative per lo sviluppo locale.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

L’accordo sottoscritto in settimana a Larderello tra i Comuni dell’area geotermica tradizionale ed Enel per la promozione di iniziative finalizzate alla massimizzazione delle ricadute socio-economiche ed occupazionali a favore delle imprese del territorio, ha consentito di realizzare il primo protocollo totalmente “local content” firmato da Enel Green Power, come ci tengono a sottolineare i protagonisti.

La firma del protocollo era stata preceduta da un intenso lavoro e una serie di riunioni preparatorie, una delle ultime finita ancor prima di iniziare, con i Sindaci che si erano alzati dal tavolo per protesta contro la situazione di stallo in atto in quel periodo. Ma adesso tutti appaiono soddisfatti del primo risultato ottenuto: un impegno scritto volto a “massimizzare le ricadute socio-economiche ed occupazionali derivate dallo sfruttamento della geotermia a favore delle imprese del territorio”. Quindi adesso il paradigma è cambiato, non si tratta più di contrattare con il principale datore di lavoro dell’area (Enel) per ottenere nuove assunzioni dirette (che peraltro sono riprese dopo anni di interruzione) ma di creare e sostenere il tessuto economico e imprenditoriale che ruota attorno alla conduzione e manutenzione degli impianti. Un mutamento che comporta anche un investimento sulla qualificazione delle imprese (attraverso il trasferimento di know how da parte di Enel Green Power), alcune delle quali ambiscono anche a partecipare a commesse importanti e internazionali.

Massimo Montemaggi, responsabile della Geotermia di Enel Green Power, ha voluto sottolineare come si tratti di un “accordo importante che implementa il percorso di collaborazione con le Istituzioni avviato negli anni per favorire le ricadute locali della geotermia”.

“Insieme ai Comuni e al tessuto imprenditoriale dei territori geotermici”, ha continuato “vogliamo far compiere un salto di qualità all’indotto geotermico, soprattutto per quanto riguarda le competenze e il know how con una forte specializzazione in loco che potrebbe incrementare ulteriormente le commesse nelle aree geotermiche, la nascita di aziende specializzate nel settore e l’occupazione”.

Da qui i quattro punti di forza del protocollo, come evidenziato nel comunicato stampa diramato da Enel GreenPower: anzitutto la crescita delle imprese locali con una costante comunicazione per verificare la possibilità di partecipare a gare anche in nuovi settori e in altre aree geografiche in cui Enel Green Power opera; secondo, la localizzazione attraverso scouting di imprese che possano investire e impiantarsi localmente con siti produttivi favorendo sviluppo e occupazione; terzo, il tema dei subappalti alle imprese locali attraverso l’inserimento di una clausola nei contratti per il coinvolgimento dell’imprenditoria locale; quarto, il tema occupazionale delle imprese con un monitoraggio sull’assunzione di personale locale. Il tutto nel rispetto delle normative esistenti e della totale trasparenza, in modo da incrementare sempre di più modalità di acquisizione e approvvigionamento con la formula del “chilometro zero” in tema di servizi generali con lo scopo di ridurre anche l’impatto ambientale massimizzando il coinvolgimento delle imprese del territorio, compatibilmente con le procedure di qualifica di Enel Green Power.

Alberto Ferrini, sindaco di Castelnuovo Val di Cecina (PI), uno dei comuni più importanti d’Italia per la produzione di energia geotermica (135 MWe installati), da noi intervistato, ha tenuto a sottolineare come si sia invertita la tendenza alle dismissioni (anche in termini occupazionali), e “ora possiamo guardare con maggiore aspettative il futuro. Anche grazie all’accordo di oggi sull’indotto è possibile garantire la sostenibilità del lavoro e di sviluppo locale, perché non solo ci sono aziende sul territorio in grado di assolvere alle opere richieste da Enel ma vogliamo anche essere disponibili ad accogliere nuove imprese che qui vogliono investire e aprire sedi operative”.