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Geotermia a bassa entalpia, un seminario per promuoverne gli usi e lo sviluppo degli impianti, dall’Europa alla Piana di Pisa.

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Si è tenuto lo scorso 23 giugno presso la sala consiliare della Provincia di Pisa il seminario “Geotermia a bassa entalpia: novità amministrative e strumenti operativi in Italia e in Europa”, organizzato dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, nell’ambito del progetto europeo REGEOCITIES.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Il seminario, rivolto principalmente ai funzionari degli uffici tecnici delle amministrazioni comunali e relativi consulenti esterni, aveva l’obiettivo di migliorare le conoscenze relative alle pompe di calore geotermiche che rappresentano un’opportunità sostenibile ed efficiente per soddisfare i fabbisogni termici degli edifici.

L’evento si è aperto con un’introduzione a REGEOCITIES da parte di Francesco Rizzi (Scuola Superiore Sant’Anna, partner italiano dell’iniziativa), che ha illustrato anche le evidenze ed i risultati del progetto in via di conclusione. Durante la presentazione sono infatti stati presentati i processi decisionali alla base dei business model per le pompe di calore geotermiche, sottolineando l’importanza della caratterizzazione geologica a livello locale, essenziale a ridurre i rischi d’investimento in infrastrutture per l’utilizzo della bassa entalpia e di supporto alla corretta pianificazione territoriale e alla regolamentazione efficace della risorsa.

Ampio spazio è poi stato dato a Geo4P (Geotermia Progetto Pilota Piana di Pisa): il progetto coordinato da EnerGea, che vede coinvolti il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Toscana, la Provincia di Pisa, CoSviG, Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna, Acque SpA e l’Agenzia Energetica Pisana. L’iniziativa ha l’obiettivo di proporre una metodologia multidisciplinare innovativa, basata sia su dati empirici, sia sugli output della modellistica geologica ed idrogeologica, per la valutazione delle potenzialità geotermiche localizzate nella pianura alluvionale di Pisa. I risultati del progetto permetteranno quindi di caratterizzare nel dettaglio la risorsa presente nell’area di studio, fornendo gli strumenti per un aggiornamento della regolamentazione relativa sia alle procedure autorizzative, che al monitoraggio di impianti che utilizzano risorse geotermiche superficiali.

Dopo un’introduzione sulle finalità e gli obiettivi di Geo4P, è stato illustrato l’attuale stato di avanzamento del progetto pilota, per il quale 8 ricercatori del gruppo del Prof. Alessandro Sbrana dell’Università di Pisa, con il supporto di Provincia di Pisa e di Acque SpA, stanno raccogliendo ed elaborando i dati sperimentali provenienti da numerosi database e dai rilievi e campionamenti effettuati sul campo. Alcuni campioni saranno analizzati nel CEGLab: il nuovo laboratorio del Centro di Eccellenza per la Geotermia di Larderello, realizzato da CoSviG grazie al supporto della Regione Toscana.

Il seminario ha poi visto un intervento volto ad illustrare lo stato dell’arte della geotermia a bassa entalpia in Lombardia, sia per la gestione ed il monitoraggio della risorsa, che in tema di semplificazione delle procedure autorizzative e di informazione. Su queste tematiche la Lombardia può essere considerata un esempio, essendo l’unica regione italiana ad aver istituito un apposito regolamento per la tutela ed i controlli di impianti che utilizzano risorse geotermiche superficiali, nonché un registro delle sonde consultabile via web al sito www.rinnovabililombardia.it.

Sempre riguardo allo stato dell’arte delle installazioni geotermiche negli altri territori italiani, un intervento della Provincia di Ferrara ha illustrato le azioni di collaborazione interregionale per la promozione della geotermia a bassa entalpia, attraverso i progetti GeoPower e Legend. Il primo, teso a promuovere le tecnologie legate alla geotermia a bassa entalpia in 11 regioni europee e migliorarne le applicazioni nel settore edile pubblico e residenziale e in quello industriale; il secondo, con l’obiettivo di promuovere la geotermia a bassa entalpia in area Adriatica e di porre le basi per un suo sviluppo sostenibile. Il ferrarese è infatti una zona piuttosto attiva per quanto riguarda la geotermia a medio-bassa entalpia, grazie alla “dorsale ferrarese”, che nella zona di Casaglia raggiunge uno dei suoi punti più alti e che alimenta uno dei teleriscaldamenti geotermici più grandi d’Italia.

Il Programma (PDF)