«La nostra presenza qui è doverosa, perché anche noi dello spettacolo siamo lavoratori precari ed è giusto sostenerci a vicenda». Parole che Francesca Rettondini, attrice e personaggio televisivo, ha pronunciato al presidio dei dipendenti di Smith Bits a Saline di Volterra. La ex compagna del presentatore Alberto Castagna, morto nel 2005 per una emorragia interna, era presente davanti alla fabbrica di scalpelli per perforazioni petrolifere insieme al cast e alla produzione del reality sulla Valdicecina "Dall’inferno al paradiso, tutto ciò che Dante non disse". Proprio ieri, infatti, era in programma la presentazione del programma che sarà girato alla fine di agosto e la relativa festa in piazza dei Priori a Volterra che, però, è stata annullata, visti gli sviluppi della vertenza di Smith Bits. «Stavamo girando un promo del programma, quando abbiamo saputo della messa in libertà dei lavoratori – spiega il regista Giuseppe Racioppi – A quel punto abbiamo deciso di venire al presidio per manifestare solidarietà e sperare di essere un po’ d’aiuto a queste persone in un tema tanto delicato e importante come la lotta per il proprio posto di lavoro». Racioppi guiderà un cast che, oltre a Francesca Rettondini, presentatasi con il barboncino Nocciolina e molto richiesta dagli operai per selfie e autografi, prevede anche Silvia Sacchi, Giuseppe Panebianco e Claudio Cardia. Il 4 e il 5 luglio, a Guardistallo, è in programma una selezione per un ulteriore attore che prenderà parte al docu-reality sui luoghi della Valdicecina narrati nella Divina Commedia, per far vedere le bellezze di questo territorio. «Purtroppo la vicenda della Smith appartiene all’inferno dei nostri giorni, ben diverso da quello raccontato dal Sommo poeta», dice ancora il regista. Il programma non ha ancora uno sbocco preciso, ma, secondo quanto spiegato dalla produzione, la Top Winner, dovrebbe essere trasmesso da televisioni nazionali. Sul fronte aziendale è arrivata la conferma che la decina di dipendenti dello stabilimento di Saline, esclusi dalla messa in libertà, da lunedì saranno in sciopero per cinque giorni. Una richiesta arrivata proprio dagli stessi dipendenti che solidarizzano col resto dei loro colleghi. Questi ultimi, invece, saranno in assemblea permanente e potranno riunirsi all’interno della mensa, l’unico locale messo a disposizione dalla dirigenza sulla cui concessione, però, ci sarebbe stata discussione con le Rsu nel giorno della messa in libertà. In generale, però, il presidio è molto più popolato da l’altro giorno. Pranzi e cene, ma anche il resto della giornata vede la presenza di numerosi lavoratori che passano il tempo in attesa di arrivare a venerdì, giorno in cui l’amministratore delegato, Giuseppe Muzzi, illustrerà il piano industriale nella sede pisana di Confindustria. Un momento fondamentale per la vicenda dei 193 dipendenti, ma il cui esito è visto in maniera scettica dalla maggior parte delle persone coinvolte, speciel alla luce degli ultimi sviluppi
