Home Cosvig La ritorsione dell’azienda per il blocco delle merci in uscita

La ritorsione dell’azienda per il blocco delle merci in uscita

365
0
CONDIVIDI
LA BANDIERA americana non sventola più di fronte alla fabbrica degli scalpelli.

Fonte: La Nazione, Cronaca di Livorno

Autore: Ilenia Pistolesi

Ammainata dagli operai di Smith intorno alle 12 di ieri mattina, dopo che l’azienda aveva comunicato, alle 11.30 spaccate, l’ultima mossa letale, ossia la messa in libertà (tutti a casa da ieri, a salario zero), per la quasi totalità dei dipendenti dello stabilimento. Dopo mezz’ora, in un gesto fra la sfida e la provocazione, il dirigente Mauro Marchi è uscito dal suo guscio per issare nuovamente la bandiera a stelle e strisce. Come se ci fosse bisogno di aizzare ancor più gli animi. Chapeau. Ma gli operai, riuniti in quel preciso istante in assemblea (dichiarata permanente da ieri), sono usciti dalla sala mensa per calare nuovamente il simbolo americano. La notizia sì, era nell’aria. Ma la bastonata sonora, che arriva ad una settimana dalla presentazione del piano industriale annunciato dall’amministratore delegato Giuseppe Muzzi, potrebbe suonare un po’ come un De Profundis. Già, perché mandare a casa la quasi totalità dei dipendenti, quando si annuncia di avere fra le mani un piano industriale a lungo termine ed inviare nelle stesse ore una missiva per la necessità di intervento ordinario della cassa integrazione, dimostra, permetteteci, una linea manageriale che ha dell’ illogico. Una ritorsione bella e buona nei confronti dei lavoratori in lotta da più di un mese. Da quanto appreso, è arrivato addirittura l’ordine di bloccare i pasti già pronti per il pranzo. Cibo poi finito nell’immondizia. L’idea che si fa strada fra i dipendenti parla di un piano industriale che sarà sostanzialmente fumo negli occhi.

L’EXTREMA ratio (che al momento risparmierà gli amministrativi), in base alla comunicazione dell’azienda, è da ricondurre al blocco delle merci in uscita. Ma già si profila uno sciopero da lunedì per i reparti ancora al lavoro. Le reazioni, e c’era da aspettarselo, sono furibonde: «Un atto sbagliato e che si pone in piena contraddizione con l’intenzione di presentare un piano industriale – dice Andrea Pagni per le Rsu – è evidente che l’approccio dell’azienda sia tutt’altro che proficuo». «Una decisione che ci addolora – commenta il sindaco di Pomarance Loris Martignoni – un gesto immotivato, perché l’azienda avrebbe potuto dimostrare almeno una minima apertura fino al 19 giugno, quando sarà presentato il piano industriale. Andiamo avanti, nonostante la palese dimostrazione che la controparte si stia chiudendo nelle proprie intenzioni». Amarezza totale nelle parole del sindaco Marco Buselli: «L’azienda ha sprecato un’occasione davvero unica per presentarsi all’appuntamento del 19 giugno con le migliori intenzioni, tradendo invece una bella dose di nervosismo gratuito. Chiedo al presidente Enrico Rossi di mettere la questione Smith al primo posto nell’agenda».