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EGS, la nuova tecnologia in grado di sfruttare il calore dei vulcani.

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Nell’Oregon si sta studiano la possibilità di sfruttare il calore della terra anche in assenza di giacimenti geotermici naturali.

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

Altarock Energy, con sede a Seattle, ha sviluppato una tecnologia proprietaria per la produzione di energia elettrica nello sfruttamento dei sistemi EGS (Enhanced Geothermal Systems). Si tratta di un innovativo metodo per estrarre calore dalla terra anche in assenza di giacimenti di “fluidi geotermici naturali”, andando a crearli in via artificiale. Infatti è prevista l’iniezione di acqua fredda pressurizzata nella roccia calda in profondità in un processo definito di “stimolazione”. La contrazione termica della roccia apre reti di fratture pre-esistenti, permettendo all’acqua fredda di fluire attraverso il giacimento sotterraneo. L’acqua così riscaldata e il conseguente vapore formatosi, restituiscono l’energia termica dalle rocce in profondità alla superficie attraverso pozzi geotermici. Qui, il fluido caldo viene convogliato attraverso la centrale elettrica dove aziona una turbina e genera energia elettrica prima di essere ri-iniettato nel sottosuolo.

Secondo la società che ha elaborato il progetto, il sistema EGS offre una fonte rinnovabile di energia, politicamente indipendente (dai mercati esteri) ed economicamente sostenibile, con un potenziale in grado di fornire fino al 10% del fabbisogno energetico degli Stati Uniti. Questa tecnologia di può essere utilizzata anche per migliorare le riserve geotermiche esistenti, aumentando in modo significativo la vita delle centrali esistenti.

Questo metodo, a prima vista, sembrerebbe una variante del fracking che, com’è noto non risulta essere proprio una tecnologia ambientalmente sostenibile. Ma alla AltaRock rassicurano che non lo è. La fratturazione idraulica, o fracking appunto, è un metodo per l’estrazione di petrolio o di gas naturale, in cui l’acqua e prodotti chimici vengono iniettati a pressioni fino a 10.000 psi (1 Pound per Square Inch = 0.0689475729 bar) in un pozzo petrolifero o del gas. La pressione dell’acqua provoca la fratturazione delle rocce e quindi i “propping agent” (agente di mantenimento delle fratture), trasportati da gel, vengono iniettati per mantenere la frattura aperta, in modo che il petrolio e gas possono essere pompati in superficie. Ma alcuni degli additivi chimici utilizzati nella fratturazione e gli stessi idrocarburi recuperati, possono essere tossici. Invece il processo hydroshearing, utilizzato in stimoli geotermici, utilizza la pressione inferiore alla fratturazione idraulica e avviene sotto il punto di frattura della roccia, e non vengono utilizzate sostanze chimiche o “propping agent”.

La società rassicura anche su eventuali rischi legati ai fenomeni sismici. Attività di micro-sismicità indotta è inevitabile e prevista, utilizzando il sistema EGS, tuttavia questa rimarrebbe molto al di sotto della soglia di ciò che può essere avvertito da una persona e tanto meno causare alcun danno superficiale. AltaRock utilizza sistemi di monitoraggio in grado di controllare la sismicità indotta durante le attività di stimolo e ha messo a punto un protocollo di mitigazione sismica e il tutto avviene nel pieno rispetto della normativa federale, la regolamentazione statale e locale.

Per studiare le opportunità di questo brevetto, la società ha ottenuto il permesso di ricerca nell’area del vulcano Newberry, nello stato dell’Oregon (USA), inattivo da oltre 1.000 anni. Il progetto prevede di pompare 24 milioni di galloni di acqua (oltre 90 milioni di litri) in un pozzo di prova profondo 3,2 km.