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Bagnore 4, il Consiglio di Stato conferma la validità delle autorizzazioni

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Respinti i ricorsi dei comitati che adesso vogliono ricorrere alla Corte di Giustizia Europea

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

La legittimità degli atti della Regione Toscana che hanno autorizzato la nuova centrale di Bagnore 4 nel comune di Santa Fiora (GR) risulta confermata. Il Consiglio di Stato, con sentenza depositata il 26 maggio, ha dichiarato infatti “improcedibile il ricorso presentato da Italia Nostra, WWF e Associazione Forum Ambientalista che avevano impugnato, per l’ennesima volta, l’autorizzazione rilasciata per la centrale geotermoelettrica.

I ricorrenti avevano impugnato la prima autorizzazione unica rilasciata nel 2012 che poi è stata annullata per vizi istruttori (sentenza 107-2014 del Tribunale Amministrativo della Toscana) ma non quella nuova che la Regione ha rilasciato il 20 febbraio 2014.

La mancata impugnativa della nuova autorizzazione unica non solo rende questa "inattaccabile ma – si legge nella sentenza del Consiglio di Stato – fa venire meno anche il ricorso contro la Valutazione di Impatto Ambientale il cui ipotetico annullamento non comporterebbe comunque l’annullamento della nuova autorizzazione unica".

A questo punto, il Consiglio di Stato ha integralmente accolto la fondatezza di quanto sollevato da Enel Gren Power e la legittimità degli atti che hanno autorizzato la nuova centrale di Bagnore 4 risulta confermata e non può più essere messa in discussione. L’autorizzazione unica per le attività di emissione geotermica di Bagnore, Santa Fiora, insomma, è valida.

Per i comitati e le associazioni ambientaliste ricorrenti si tratta dell’ennesima doccia fredda, dopo che il TAR ha recentemente bocciato i ricorsi presentati anche contro le autorizzazioni della centrale di Bagnore 3 (con l’ordinanza del 17 aprile scorso è stata respinta l’istanza di tutela cautelare presentata dal Forum Ambientalista contro la Provincia di Grosseto e l’Unione dei Comuni Amiata Grossetana). Ma la battaglia legale sembrerebbe non ancora definitivamente conclusa, infatti i ricorrenti annunciano che presenteranno istanza alla Corte Europea di Giustizia.