L’incontro, organizzato dal Consorzio sviluppo aree geotermiche
(Cosvig) e patrocinato dalla Regione, era dedicato alla formazione per
gli operatori dei media delle province di Pisa, Siena e Grosseto (ma
anche di altre aree della regione) riguardo ai temi dell’energia e al
modo in cui essi sono affrontati, discussi, spiegati dai media
regionali e in generale nel dibattito politico e mediatico.
Nel
corso della giornata si sono succeduti gli interventi dei esperti di
vari rami del settore dell’energia e della comunicazione: ha aperto i
lavori l’intervento di Edo Bernini della regione
Toscana, che ha descritto il Pier regionale nelle sue declinazioni
riguardanti lo sfruttamento delle rinnovabili, la compatibilità degli
impianti con territorio, paesaggio e popolazione, e ha poi discusso
aspetti legislativi centrati in particolare sulla recente legge 99/2009
(che ha riaperto la strada del nucleare italiano e introdotto generali
norme per la semplificazione nella realizzazione/gestione degli
impianti), sulla finanziaria 2008 e sulle recenti modifiche cui è stata
sottoposta la l.r. 39/2005 in direzione della semplificazione.
Bernini,
ma il tema ha caratterizzato varie parti degli interventi della
giornata, ha parlato anche dei problemi legati al radicamento della
sindrome Nimby e alla mancanza di un vero Piano energetico nazionale.
Successivamente, Vincenzo Antonucci
(responsabile del progetto “Energia distribuita” intrapreso dal
Dipartimento energia e trasporti del Cnr), oltre a presentare una
panoramica sulle energie rinnovabili in generale e su aspetti di
politica energetica legati al raggiungimento degli obiettivi regionali
ed europei (il 20-20-20 al 2020), ha parlato delle tecnologie di nuova
generazione per lo sfruttamento delle Fer, con particolare focus
sull’eolico (micro- e mini-) e sul solare (tecnologie Dssc, solare a
concentrazione, thin film). Smart grids, liberalizzazione del
mercato dell’energia e assenza di un Piano energetico nazionale sono
stati altri ambiti di approfondimento dell’intervento.
Ha fatto seguito l’intervento di Sergio Chiacchella,
direttore generale di Cosvig, che in pratica ha parlato di cosa succeda
nelle vallate e sulle alture circostanti la località di Monterotondo: è
stata cioè la geotermia, che con 810 Mw installati (e 5.500 Gwh/anno,
per 31 centrali) fornisce l’86% dell’energia rinnovabile prodotta in
Toscana, ad essere al centro dell’intervento di Chiacchella, che ha
raccontato come l’iniziale “ricchezza chimica” che il distretto forniva
– allume, acido borico – si è progressivamente trasformata in una
“ricchezza energetica”, che oggi tra le altre cose fornisce calore da
teleriscaldamento a circa 4470 tra famiglie e aziende della zona.
Metodi di monitoraggio e abbattimento delle emissioni, prospettive per
il futuro (sia del distretto “tradizionale” sia della zona dell’Amiata,
dove dal 1957 è stata avviata una “coltivazione” geotermica
secondaria), vantaggi e criticità della fonte geotermica sono stati tra
gli altri ambiti di approfondimento (e successiva discussione)
dell’intervento.
Infine, è stato Valerio Caramassi,
direttore di Eco srl, a intervenire sui delicati aspetti inerenti alla
comunicazione ambientale, sollecitando la riflessione degli intervenuti
sulla dialettica che sussiste tra alcuni concetti-chiave: comunicazione
vs informazione, partecipazione vs decisione, emotività vs razionalità,
opinione vs contabilità (cioè oggettività), e infine la “triade”
rappresentata dal “dire”, dal “fare” e dal “mediare”. Il fondamentale
ruolo della comunicazione all’interno della politica ambientale, le
esperienze estere in materia, i problemi legati alla capacità (più
spesso all’incapacità) di affrontare il dissenso da parte dei decision
makers e a quella di raccontare/discutere la dialettica democratica
legata all’energia da parte dei media sono stati ulteriori ambiti di
approfondimento e dibattito.
Gli organizzatori, nell’esprimere la
loro soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa, spiegano in un
comunicato come sia probabile una replica del seminario diretta ai
giornalisti delle altre province toscane, replica che, organizzata
insieme all’Ordine dei giornalisti della Toscana, dovrebbe tenersi
prossimamente a Firenze.