Home Cosvig Incentivi rinnovabili non FV: 5,705 miliardi di euro. La fine si avvicina

Incentivi rinnovabili non FV: 5,705 miliardi di euro. La fine si avvicina

665
0
CONDIVIDI
Piccolo passo indietro per gli incentivi destinato alle fonti rinnovabili elettriche diverse dal fotovoltaico. Nei giorni scorsi il Gestore dei servizi energetici ha aggiornato il contatore, rendendo note le nuove cifre.

Fonte: greenbiz.it

Autore: Francesca Mancuso

Il costo indicativo annuo, al 31 marzo 2015, era pari a circa 5,705 miliardi di euro. Un lieve calo rispetto al mese precedente. A febbraio infatti il costo degli incentivi era di circa 5,721 miliardi.

Passi indietro anche rispetto all’aggiornamento relativo agli incentivi richiesti fino al 31 gennaio, quando la cifra era ancora più alta: 5,769 miliardi di euro. Cosa sta accadendo dunque? Lo scorso anno si temeva da un momento all’altro la fine degli incentivi con il raggiungimento della quota di 5,8 miliardi. Da allora, il contatore ha fatto spesso registrare cali piuttosto che aumenti.

Gli ultimi aggiornamenti parlando di una differenza di 16 milioni rispetto al mese precedente. Cifra ancora a disposizione prima della fine del sistema incentivante.

Il contatore, lo ricordiamo, monitora gli oneri di incentivazione per gli impianti incentivati con il provvedimento CIP 6 (quota rinnovabile), con i Certificati Verdi, con le Tariffe Onnicomprensive ai sensi del D.M. 18/12/2008, agli impianti incentivati mediante il Conto Energia per il Solare Termodinamico, agli impianti ammessi ai registri in posizione utile o vincitori delle procedure d’asta ai sensi del D.M. 6/7/2012 e agli impianti i cui Soggetti Responsabili hanno presentato richiesta di ammissione agli incentivi del D.M. 6/7/2012 a seguito dell’entrata in esercizio.

Proprio un anno fa, il Gse aveva annunciato che si stava avvicinando la fine prematura. Al 28 febbraio 2014 erano stati consumati circa 5,037 miliardi di euro. Restavano a disposizione poco meno di 800 milioni, che secondo il Gestore avrebbero potuto esaurirsi entro gennaio 2015. Così non è stato, ma ormai siamo davvero agli sgoccioli.

E poi?