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Rinnovabili, la scelta green di Renzi: un grande Piano per la geotermia

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Camera approva risoluzione: entro 6 mesi ‘linee guida’ per individuare aree idonee

Fonte: Il Ghirlandaio.com

Autore: Giusy Iorlano

Il governo fa una scelta green e prova a puntare sulla rilevanza strategica della geotermia, quella energia che deriva dal calore della terra e che fino a non molti decenni fa era esclusivo appannaggio dei geyser islandesi. "Si avvia un grande piano per un giusto sviluppo e una concreta valorizzazione della Geotermia". Così il sottosegretario allo Sviluppo Economico Simona Vicari commenta la risoluzione sulla geotermia approvata all’unanimità alla Camera dei Deputati da parte dell’VIII Commissione Ambiente e X Commissione Attività produttive della Camera e pubblicata da IlGhirlandaio.com. 

Ora il Governo dovrà avviare le procedure di zonazione del territorio italiano, per le varie tipologie di impianti geotermici, identificando le aree potenzialmente sfruttabili in coerenza anche con le previsioni degli orientamenti europei e in linea con la strategia energetica nazionale. Ma non solo. In tutto sono 12 gli impegni presi dal Governo, tra i quali quello di emanare, entro 6 mesi, anche le ‘linee guida’ a cura dei Ministeri dello sviluppo economico e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, che individuino nell’ambito delle aree idonee anche i criteri generali di valutazione, finalizzati allo sfruttamento in sicurezza della risorsa, tenendo conto delle implicazioni che l’attività geotermica comporta relativamente al bilancio Idrologico complessivo, al rischio di inquinamento delle falde, alla qualità dell’aria, all’induzione di micro sismicità. 

"Lo sviluppo corretto della geotermia porta non solo benefici ambientali, contribuendo in maniera importante alla lotta contro i cambiamenti climatici, ma offre anche importanti occasioni per la creazione di nuovi posti di lavoro", afferma Chiara Braga, responsabile Ambiente del Partito democratico, facendo presente, però, che l’Italia, per le sue caratteristiche morfologiche, ha ancora risorse geotermiche "importanti e poco sfruttate".

Il settore della geotermia, attualmente, nel nostro Paese dá lavoro a tremila persone e produce 6.000 GWh di energia mediante geotermia, sebbene mediante impianti di vecchia generazione (alta entalpia) situati in Toscana. Secondo i dati forniti dall’unione geotermica italiana, le risorse geotermiche del territorio italiano potenzialmente estraibili da profondità fino a 5 km sono dell’ordine di 21 exajoule (21×1018 joule, corrispondenti a circa 500 mtep, ovvero 500 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio). I campi geotermici ad alta entalpia, per il cui sfruttamento disponiamo di una tecnologia matura, e il cui utilizzo per la produzione di energia geotermoelettrica è oggi possibile a costi competitivi con le altre fonti energetiche, si trovano nella fascia preappenninica – tra Toscana, Lazio e Campania -, in Sicilia e Sardegna così come nelle isole vulcaniche del Tirreno.

Attualmente in Italia sono in corso di sviluppo 10 progetti pilota per lo sviluppo di impianti geotermici a media entalpia di piccola taglia, per un investimento da parte di privati pari a 400 milioni di euro. Quello che il governo vuole promuovere, dunque, é uno sviluppo sostenibile della geotermia nel Paese. Due i vantaggi: insieme alle altre fonti rinnovabili, la geotermia rappresenta una delle principali leve a disposizione dell’Italia per allentare il giogo delle fonti fossili. Più impianti geotermici significa, dunque, meno combustibili fossili importati, o estratti sul territorio. La geotermia, inoltre, può contribuire nel mentre alla lotta contro il cambiamento climatico. E quella geotermica, tra le energie rinnovabili, "ha un valore aggiunto – si legge nella risoluzione – che condivide soltanto con l’idroelettrico: la continuità della produzione".

Per questo motivo, i progetti più interessanti affiancano oggi la geotermia alle altri fonti rinnovabili, per le quali verrebbe a costituire un importante sostegno nei momenti di scarsa produzione. La geotermia, quindi, può essere intesa come un elemento importante per la "green economy" e un sostegno significativo per sviluppare politiche "low carbon". Ma soprattutto, l’incarico per l’esecutivo è ora quello di individuare gli strumenti per "riportare il settore a competere nel mondo come leader dell’energia rinnovabile".