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Le batterie che catturano l’energia da solare ed eolico

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Si cominciano a vendere i sistemi che limitano il problema della produzione intermittente di energia

Fonte: linkiesta.it

Autore: Kevin Bullis

Diverse nuove tipologie di batterie, in grado ciascuna di accumulare a un costo efficace l’energia generata da parchi eolici e solari, stanno finalmente connettendosi alle reti elettriche. Le cosiddette batterie per la rete potrebbero ridurre il costo delle energie rinnovabili eliminando il problema dell’intermittenza che si presenta quando il sole è coperto o il vento cala.

A gennaio la Aquion Energy, una startup di Pittsburg che produce una batteria di questo tipo, ha annunciato che la tecnologia permetterà a una piccola rete elettrica nelle Hawaii di operare 24 ore su 24 con l’energia solare.

Le batterie convenzionali sarebbero troppo costose o inaffidabili per essere utilizzate nelle reti elettriche. Le nuove batterie che stanno entrando in commercio utilizzano materiali e processi costruttivi che non solo permettono di contenere i costi ma garantiscono decenni di durata (vedi “Storing the Sun" e "Entra in scena una batteria per sostenere le energie rinnovabili"). Simili progetti per la rete elettrica stanno cominciando a farsi strada in California, spinti da nuove norme pensate per accomodare i cambiamenti dell’energia rinnovabile (vedi “Una batteria in ferro potrebbe migliorare l’economia di solare ed eolico"). Nel dicembre 2014 Ambri, una startup di Cambridge, nel Massachusetts, che produce batterie dal metallo fuso, ha annunciato che quest’anno avrebbe connesso per la prima volta le sue batterie alla rete in una serie di progetti pilota nel Massachusetts, New York, Hawaii ed Alaska (vedi “Ambri’s Better Battery").

Le nuove tecnologie per batterie non sono ancora più economiche del gas naturale – l’attuale prima scelta per sopperire all’intermittenza delle rinnovabili – in tutte le situazioni. Questo è dovuto principalmente al basso volume di produzione delle batterie.

Aquion e Ambri stanno però mirando a mercati specializzati. I prezzi dell’elettricità sono particolarmente elevati nelle Hawaii, per cui le batterie a supporto di eolico e solare destano maggiore interesse. La microrete delle Hawaii fungerà da supporto di scorta per una schiera di pannelli solari da 176 kilowatt abbastanza grande da alimentare 40 abitazioni di medie dimensioni, ed accumulerà 1.000 kilowatt ora di elettricità, sufficienti ad alimentare una tipica abitazione statunitense per oltre un mese. La fabbrica della Aquion potrebbe arrivare a rifornire fino a 200 progetti del genere ogni anno.

I progetti pilota della Ambri mirano invece ad una situazione leggermente diversa, in cui conta la riduzione dei picchi di domanda. Se i clienti possono accumulare una certa quantità di elettricità in sito, allora possono ridurre la pressione sulla rete negli orari cruciali e, di conseguenza, ridurre la propria bolletta della luce.

Uno dei progetti pilota della Ambri potrebbe anche aiutare a risolvere un problema fondamentale di New York City, dove le linee che portano energia all’interno della città vengono talvolta messe tanto sforzo da rischiare di saltare. Come spiegatoci da Phillip Guidice, Ceo di Ambri, le batterie della società potrebbero ridurre la domanda e la necessità di costruire altre linee elettriche. Potrebbero anche fungere da supporto d’emergenza nel caso di cortocircuiti. Questi, sono una preoccupazione importante per la città, che negli ultimi anni è stata colpita da perturbazioni atmosferiche pesanti quali la supertempesta Sandy.