Michael McElroy, della Harvard University (Boston, Usa) ha effettuato
studi sulla energia prodotta dal vento. Il ricercatore ha calcolato che
pale eoliche istallate negli Usa, in aree non urbane e non forestali,
potrebbero produrre energia elettrica pari a 40 volte il consumo
mondiale di elettricità. Secondo i suoi calcoli occorre una rete di
pale da 2,5 megaWatt di potenza utilizzabili anche per il 20% della
capacità operativa. L’Italia si è impegnata, a livello europeo, a
raggiungere, nel 2020 (fra 11 anni) il 17% di energia da fonti
rinnovabili. Quale migliore occasione per investire in fonti
energetiche alternative? Invece, si programmano centrali nucleari che,
se va bene, saranno pronte tra 15 anni. La considerazione che le fonti
non rinnovabili ( petrolio, carbone, gas, uranio, ecc.) non sono,
appunto… rinnovabili, cioè non possono essere utilizzate
all’infinito, non fa capolino nelle menti dei nostri governanti.
Primo Mastrantoni, Segretario ADUC