I lavori per la costruzione di Stillwater e Salt Wells, avviati nel
2007, hanno impegnato complessivamente più di 300 persone, dando un
contributo alla contea Churchill (Nevada) non solo in termini di
produzione di energia rinnovabile, ma anche sotto il profilo
economico.br>Infatti, ha dichiarato l’Economic Development Authority
of Western Nevada (EDAWN), i due nuovi impianti avranno un impatto
positivo sul territorio valutabile in oltre 4 milioni di dollari, hanno
creato 25 posti di lavoro permanenti per i prossimi trent’anni e sono
stati realizzati interamente con componenti prodotti negli Stati Uniti.
Inoltre, i due impianti.
L’entrata in produzione di Stillwater e Salt Wells, della potenza
complessiva di 65 MW (i più grandi della loro categoria al mondo)
quadruplica il quantitativo di energia elettrica prodotta da Enel Green
Power da fonte geotermica negli Stati Uniti, dando, inoltre, un
rilevante contributo al raggiungimento dell’obiettivo del Nevada di
realizzare il 20% della produzione da fonti rinnovabili entro il 2015.
Stillwater e Salt Wells, sono due impianti a media entalpia
(temperature comprese tra i 130 e i 150 °C) a ciclo binario. Utilizzano
cioè due fluidi: l’acqua calda estratta dal sottosuolo viene e messa a
contatto con un fluido a basso punto di ebollizione(in questo caso
isobutano), conservato in un circuito chiuso. Questo secondo fluido,
rapidamente scaldato e portato in condizioni di altissime pressioni e
temperature, attiva le turbine, producendo corrente elettrica. L’acqua
torna poi nel sottosuolo e il liquido che è stato scaldato rimane
all’interno del suo circuito chiuso, senza emissioni di gas serra o
impatti negativi sulle risorse del territorio.
(settembre 2009)
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